Il Gip del Tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, ha disposto l’incidente probatorio per “cristallizzare” i racconti della bambina di 9 anni, che avrebbe subito abusi sessuali da un pensionato settantenne, di Montallegro, nei giorni scorsi, raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Accola la richiesta del pubblico ministero Emiliana Busto, titolare del delicatissimo fascicolo d’inchiesta. L’esame è fissato per il 18 giugno prossimo al Tribunale di Agrigento. Affidato l’incarico all’esperta di psicologia infantile, Daniela Pulci. L’indagato è difeso dell’avvocato Giuseppe Lo Gioco, mentre le le parti offese dall’avvocato Fabio Inglima Modica.
L’inchiesta è scattata, nel mese di marzo scorso, dopo la denuncia della madre della bimba di 9 anni, presentata ai carabinieri. La donna ha raccolto le confidenze della figlioletta. Almeno due sarebbero gli episodi al centro dell’inchiesta, scaturiti dai racconti della piccola, su degli approcci di natura sessuale, palpeggiamenti, e toccamenti nelle parti intime.
In un caso il pensionato, dopo il pranzo, con il pretesto di farle vedere dei giochi, l’avrebbe attirata nel garage, attiguo all’abitazione, e lì dentro l’avrebbe palpeggiata, baciandola poi in bocca, e successivamente le ha regalato dei braccialetti, caramelle e una banconota da 5 euro.
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