Confermata la confisca di un albergo, aziende, immobili e svariate attività, del patrimonio dell’imprenditore agrigentino Calogero Russello e dei suoi eredi, fra cui il fratello Carmelo. Decisa anche la restituzione di alcuni beni. Lo hanno disposto i giudici della sezione misure di prevenzione della Corte di Appello di Palermo.
Tra i beni confiscati c’è l’albergo di lusso il “Grand Hotel Mosè” al Villaggio Mosè, oltre cento immobili destinati ad abitazioni, fabbricati, cento rapporti bancari, e dieci aziende che operano nel settore dell’edilizia, del commercio e della ristorazione.
Restituiti e tornano nella disponibilità dei Russello sei società, tra cui la società “Moca”, con cui venivano amministrati il bar e l’edicola della stazione di Agrigento, 25 beni immobili tra terreni, fabbricati, una villa, e alcuni conti e rapporti bancari.
Calogero Russello, deceduto nel 2009 all’età di 69 anni, fu indagato nel 2004 nel corso dell’operazione “Alta Mafia”, che portò in carcere 43 persone, tra tecnici, imprenditori e politici, per vicende riguardanti spartizioni di appalti e voto di scambio.
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