Diventa definitiva la condanna a 6 anni di reclusione per un ultracinquantenne di Porto Empedocle, riconosciuto colpevole di avere abusato sessualmente di una bambina (all’epoca dei fatti aveva 8 anni) nipote della propria compagna. Lo hanno deciso i giudici della Cassazione, che hanno confermato il verdetto della Corte di Appello di Palermo, lo stesso pronunciato dal Tribunale di Agrigento. I giudici ermellini, hanno rigettato il ricorso del legale difensore, l’avvocato Luigi Troja, rendendo definitiva la sentenza. Subito dopo il pubblico ministero Chiara Bisso ha firmato l’ordine di carcerazione. Dovrà espiare 4 anni, 6 mesi e 9 giorni di reclusione. Accolte le richieste proposte dal legale di parte civile, l’avvocato Serena Gramaglia. L”uomo si era sempre difeso, affermando di non avere mai abusato della ragazzina, e che le accuse erano del tutto prive di fondamento, e dettate da ragioni di astio. Tutto quanto risale a sei anni fa, quando a seguito della denuncia della madre della vittima degli abusi sessuali, l’empedoclino, era stato arrestato dal personale della Squadra Mobile di Agrigento. In alcuni casi le violenze sarebbero avvenute nell’abitazione di famiglia, e in altri occasioni si sarebbero consumate all’interno di una struttura sportiva. Una storia andata avanti per anni fino a quando la madre si sarebbe insospettita, e ha denunciato tutto in Questura.
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