Un esemplare di totano di 140 centimetri di lunghezza e 3,9 kg di peso è stato trovato spiaggiato sul litorale di San Leone, ad Agrigento, precisamente sulla spiaggia di fronte i campetti del lungomare. Il totano è stato prelevato dagli esperti di biologia marina dell’Associazione Me.Ri.S. che si occupano di ricerca e sviluppo nel Mediterraneo con particolare attenzione ai cetacei. Ed questa tipologia di totano è una delle prede preferite dei cetacei. Gli studiosi hanno potuto appurare che si tratta di un esemplare di sesso femminile. Il nome scientifico è Ommastrephes bartramii e solitamente le dimensioni massime del mantello riportate nella letteratura scientifica è di 50cm come l’esemplare rinvenuto. I cicli di vita per i cefalopodi di questa specie solitamente si attestano in circa un anno. E’ molto probabile che l’esemplare potrebbe essersi spiaggiato a causa delle mareggiate di questi giorni. Sul Ommastrephes bartramii saranno effettuate delle analisi genetiche effettuate dall’Università di Genova. Il totano, a differenzia dal calamaro, ha le membrane più corte e triangolari, che si trovano nella parte finale del corpo. Altro elemento distintivo è il gladio, più spesso nei calamari, soprattutto nella parte centrale.
Per quanto riguarda l’Associazione Me.Ri.S. Mediterraneo Ricerca e Sviluppo, si tratta di un’organizzazione per la protezione dei mammiferi marini e del loro ambiente, apolitica e senza scopo di lucro. E’ impegnata in attività di ricerca per la salvaguardia del mare e della biodiversità, con particolare riguardo alla popolazione di cetacei del Canale di Sicilia (Mar Mediterraneo). Promuove attività di didattica e di formazione scientifica tramite spedizioni di ricerca, corsi di formazione, svolgimento di tirocini e tesi universitarie. E’ impegnata in attività di ecoturismo (whale and dolphin watching) offrendo ad adulti e bambini la possibilità di partecipare alle uscite di monitoraggio e avvistamento di cetacei e altre specie marine, vivendo una esperienza indimenticabile a stretto contatto con i delfini nel loro ambiente naturale. Le attività sono destinate a divulgare una conoscenza sensibile ai problemi dell’ambiente marino.
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