Pubblichiamo l’opinione di un lettore sul particolare periodo che stiamo vicenda.
Oggi ci siamo svegliati in zona rossa e con la 3^ ondata in corso, la crisi di governo in atto, la Regione e i Comuni che aggiungono ulteriori restrizioni con la chiusura delle scuole nei territori di competenza.
Nella buona sostanza passiamo dallo “stato di emergenza” allo “stato di caos”.
Confusione e disorientamento spadroneggiano ormai incontrastati nella cittadinanza.
La 3^ ondata, la contestuale crisi di governo e i diversi regimi territoriali regionali (2 Regioni in zona rossa, tante altre in zona arancione e alcune in zona gialla) hanno tolto ai piu’ quelle poche certezze e sicurezze che residuavano.
Anche sulla vaccinazione si esprimono pareri contrastanti su efficacia e tempistiche, per non parlare di chi insinua pure che sia uno strumento per il controllo della popolazione.
Il tributo di vittime e’ stato ed e’ tuttora una tragedia collettiva di immani dimensioni.
I medici e tutto il personale sanitario credo che abbiano fatto tutto quello che era nelle loro possibilita’.
La politica ha operato notevoli discriminazioni tra operatori economici nell’erogazione dei sussidi straordinari.
Ed ora, nel pieno della 3^ ondata, succede che la maggioranza di governo si scioglie e diviene liquida come la maionese impazzita fatta in casa; accade che un piccolo partito come Italia Viva ritira i suoi due ministri ed il suo sottosegretario dal Governo nazionale – in questa fase critica del Paese – e lo rende liquido allo stesso modo di un qualsiasi ingrediente quando la maionese impazzisce.
Ahime (o ahinoi per chi condivide questo commento), oggi, anziche’ constatare coesione ed amalgama nella squadra di governo, verifichiamo la sua liquefazione.
Dalle notizie giornalistiche emerge che Renzi, il capo politico di Italia Viva, ha chiesto un’accelerazione del Governo sull’istituzione della “cabina di regia”, che dovrebbe gestire i 209 miliardi del recovery fund.
E’ rimasto inascoltato ed ha fatto cadere il Governo.
E’ tutta una questione di potere !
L’organo che dovrebbe gestire il recovery fund esiste gia’ da tempo; e’ il CIPE istituito dal 3° Governo Moro nel 1967 ed ebbe in Antonio Giolitti, socialista, ministro del bilancio nel 1964 (1° Governo Moro), il suo fautore.
Lo ha fatto notare l’economista Mario Baldassarri, che ha pure spiegato che il recovery fund non e’ un pozzo dal quale attingere i soldi liberamente.
L’UE dara’ all’Italia i 209 miliardi di euro solo dietro la presentazione di progetti seri e validi.
E, a quanto sembra, siamo indietro con i progetti.
Per di piu’ ora e’ sopraggiunta la crisi di governo.
Piove sul bagnato . . . e ci risvegliamo in zona rossa con le scuole chiuse ad Agrigento e Favara per decisione dei rispettivi sindaci e con l’autocertificaziione in mano per uscire nei soli casi consentiti.
Gianluca Cucchiara
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
