Al via nell’aula bunker (appositamente costruita alla zona industriale) di Lamezia Terme, del maxi processo alla ‘Ndrangheta scaturito dalla maxi operazione della Dda di Catanzaro “Rinascita Scott”, con 325 imputati col rito abbreviato, 91 con il rito ordinario, e altri 4 già a processo con giudizio immediato.
Tra gli imputati ci sono anche cinque agrigentini accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanza stupefacente con l’aggravante di aver agevolato la ‘ndrangheta: si tratta di Andrea Puntorno, 43 anni, già coinvolto in diversi procedimenti giudiziari, tra cui “Kerkenet” della Dia di Agrigento, Bruno Di Maria, 56 anni, Giuseppe Di Maria, 53 anni, Calogero Rizzo, 50 anni (ex carabiniere di Raffadali), e Patrizia Fiorillo, 48 anni, compagna di Puntorno.
Puntorno e gli altri quattro agrigentini avrebbero costituito un gruppo di riferimento della cosca di Zungrì nella piazza di spaccio di Agrigento, destinataria di diverse forniture, soprattutto cocaina. Droga che, secondo gli inquirenti, proveniva dal Brasile e dall’Albania. Nell’inchiesta “Kerkent” sono state chieste 28 condanne: sei anni nei confronti di Puntorno, e dodici nei confronti di Rizzo.
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