I ristoratori sono in rivolta e c’è una data da segnare sul calendario: 15 gennaio 2021. Per venerdì, infatti, un numero molto ampio di aderenti, almeno sulla carta, sceglieranno di non attenersi più alle fasce orarie imposte loro per l’apertura al pubblico e, quale che siano le norme contenute nel prossimo Dpcm, riprenderanno a lavorare normalmente. Un hastag a chiudere il cerchio, #ioapro. O meglio #ioapro1501. “Riapriamo completamente, altrimenti chiudiamo per l’eternità”, è questo uno degli slogan. I ristoratori sarebbe pronti a manifestare anche nell’agrigentino aprendo il 15 gennaio contro il Dpcm che dal prossimo 16 gennaio dovrebbe prevedere un’ulteriore stretta anti Covid, con il divieto di asporto oltre le 18. Fipe confcommercio di Agrigento prende le distante dalla manifestazione annunciando che non aderirà. “Nonostante il momento sia terribile – afferma il presidente del Fipe, Gabriella Cucchiara – non possiamo dire alle nostre imprese di andare contro le regole imposte dal dpcm. La serietà di un associazione si vede anche dalla posizione di rispetto delle regole. A livello nazionale il lavoro continua incessante per avere ristori adeguati, moratorie e dilazioni e accesso al credito. La pressione è continua e la categoria è allo stremo ma non è così facendo che si risolve la questione. Non facciamoci ingannare da chi parla di tutela legale al momento di sanzioni perché queste ci saranno e colpiranno in maniera dura con denunce amministrative e penali, sanzioni e chiusura dell’esercizio. Per questo Fipe Confcommercio invita i ristoratori e chiunque abbia intenzione di aderire alla protesta “a placare la rabbia e a riflettere”, conclude Cucchiara.
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