Il processo ha accertato anche un giro di estorsioni che Rosario Meli e Piombo avrebbero cercato di imporre a due imprenditori del settore delle onoranze funebri. La notizia è stata appena battuta dall’Agenzia di Stampa Agi. Ai soci – si legge nel dispaccio d’agenzia – costituitisi parte civile con l’assistenza degli avvocati Giuseppe Scozzari e Teresa Alba Raguccia – sarebbero stati chiesti 600 euro per ogni funerale che effettuavano con la loro agenzia. Meli, sulla questione, ha sempre sostenuto di essersi limitato a fare alcune richieste legittime legate al precedente rapporto di socio con uno dei due imprenditori che lo ha denunciato. In seguito all’inchiesta il Comune di Camastra e’ stato pure sciolto per infiltrazioni della criminalita’ organizzata. Il processo, comunque, gia’ in primo grado, ha escluso che le amministrative del 2013, in cui fu eletto sindaco Angelo Cascia’ (candidatosi pure alle elezioni dello scorso 5 ottobre dove e’ stato sconfitto da Dario Gaglio), furono condizionate dalle manovre della famiglia Meli. I difensori – gli avvocati Angela Porcello, Santo Lucia, Raffaele Bonsignore, Giuseppe Barba, Antonino Reina, Vincenzo Domenico D’Ascola e Lillo Fiorello – hanno impugnato il verdetto di condanna che la Corte di appello, al termine di un’istruttoria complessa, ha confermato.
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