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Home » Valle dei Templi » Si presenta il dossier Unesco sulla Valle: sito bocciato?

Si presenta il dossier Unesco sulla Valle: sito bocciato?

Paolo Picone Di Paolo Picone
11 Novembre 2020
in Valle dei Templi
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AGRIGENTO. Sarà presentato domani, giovedì 12 novembre alle 16, attraverso una videoconferenza in streaming, il dossier Unesco sulla Valle dei Templi, patrimonio mondiale dell’umanità. Si tratta di una conversazione tra il direttore del Parco, Roberto Sciarratta, il presidente del consiglio del Parco, Bernardo Agrò, l’assessore comunale Antonino Costanza Scinta, il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, la responsabile di Salvalarte Sicilia, Paola Di Vita, il presidente del Circolo Rabat, Daniele Gucciardo. Dalle anticipazioni del report però, il parco non ne esce bene. Infatti sono diverse le criticità denunciate.

ECCO IL REPORT – DOSSIER UNESCO terza edizione AGRIGENTO

AREA ARCHEOLOGICA DI AGRIGENTO
Data d’iscrizione: Napoli (Italia), 1 – 6 dicembre 1997
Breve descrizione del sito
Agrigento è superba testimonianza dello splendore di una delle più importanti colonie
greche d’occidente. L’antica città si estendeva su una vasta area, oggi conosciuta come Valle
dei Templi: il numero degli edifici religiosi che ospita documenta la ricchezza e lo sviluppo
culturale sino IV secolo d. C., unitamente all’incredibile scenario naturale che la circonda;
fu sede dell’attività e fonte d’ispirazione per poeti e filosofi come Pindaro ed Empedocle.
Il sito UNESCO, esteso 934 ettari, si trova all’interno del “Parco archeologico e
paesaggistico della Valle dei Templi” istituito con la legge regionale n. 20/2000, che con i
suoi oltre 1300 ettari, è il sito archeologico più grande del mondo che tutela anche i valori
paesaggistici e ambientali, rappresentati dai paesaggi agricoli siciliani tradizionali costituiti
da vigneti, oliveti e mandorleti.
Risultati ottenuti
Il progetto “Agri Gentium: Landscape regeneration” è stato “Premio Italiano del Paesaggio
2017”, selezione indetta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, attraverso la quale
è stata indicata come candidata italiana al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa nel
2018, ottenendo una menzione speciale per “Lo sviluppo sostenibile e l’integrazione
sociale”.
Il progetto Agri Gentium ha l’obiettivo di affidare in concessione i terreni demaniali con tre
diverse finalità: la realizzazione di orti sociali; la destinazione di aree agricole per il
reinserimento in ambito sociale di persone svantaggiate e il recupero/salvaguardia della
biodiversità del territorio attraverso la valorizzazione della memoria dei processi
produttivi tradizionali. Questo progetto punta a trasformare uno dei luoghi simbolo
dell’abusivismo e dell’incuria in un esempio di buone pratiche di recupero, studio e
valorizzazione del territorio. Tutto ciò è reso possibile dalla progressiva attuazione di
progetti coordinati di tutela e valorizzazione del paesaggio, di restauro attivo realizzato
attraverso la costruzione di una rete di istituzioni e associazioni.
Fruibilità
Nel 2015 la realizzazione del ponte pedonale tra il costone del tempio di Ercole e l’area
del tempio di Zeus ha risolto il problema dell’attraversamento da parte dei turisti della S.S.
118 (via Passeggiata Archeologica) rendendo la fruizione della “collina dei Templi” più
agevole e più sicura. Nel 2017 è stata affidata la gestione dei servizi aggiuntivi a CoopCulture, capofila dell’ATI
concessionaria del Polo Culturale di Agrigento. Oggi occorre un migliore coordinamento tra le attività svolte dalle guide regionali autonome e le guide di CoopCulture. E’ necessario ripristinare il punto informazioni turistiche dopo la ristrutturazione delle
biglietterie all’ingresso di Giunone e aumentare il numero dei tornelli e delle zone
d’ombra limitrofe. Sarebbe utile garantire, nell’area archeologica, la presenza di un pronto
soccorso mobile (ambulanza). Occorrerebbe distribuire meglio le postazioni dei custodi
lungo la via sacra e dotare il personale di divise o abbigliamento riconoscibile a scopo
deterrente per i comportamenti poco decorosi o irrispettosi del luogo da parte di alcuni
visitatori. Inoltre, sarebbe necessario rimodulare i criteri con cui sono decisi i costi del
biglietto e le aree alle quali si ha diritto ad accedere, il biglietto cumulativo in alcuni casi
(ingresso al quartiere ellenistico romano) è sproporzionato rispetto alla richiesta di
accesso del visitatore. In altri casi invece potrebbe essere di incentivo per promuovere la
fruizione di aree interessanti ma poco valorizzate del Parco. Bisognerebbe prestare più
attenzione nell’evitare di rendere le numerose manifestazioni (musicali, anniversari, premi)
incompatibili con la fruizione turistica, soprattutto quando queste si svolgono
contemporaneamente. A questo scopo si potrebbero utilizzare per gli spettacoli, non già le
aree immediatamente a ridosso dei maggiori templi, ma quelle meno frequentate dai
turisti.
Sarebbe auspicabile trovare fonti di finanziamento per realizzare “l’interscambio modale”
tra il parcheggio per bus turistici predisposto in località Cugno Vela e la linea ferroviaria
che attraversa il Parco, in modo da utilizzarla per scopi turistici.

Inoltre, occorrerebbe risolvere i problemi che hanno impedito a questo parcheggio di entrare a regime e di essere, oggi, abbandonato e vandalizzato: inadeguatezza delle dotazioni di servizi per gli autisti dei pullman e degli eventuali passeggeri (punti acqua,
servi igienici, zona di ombra e di ristoro). Il Comune di Agrigento si accinge a concedere la gestione di questo parcheggio a soggetti privati: è una misura necessaria perché la sua mancata attivazione provoca disfunzioni poiché la sosta, oggi, avviene in aree non destinate a questo scopo (in via Petrarca – in prossimità dell’area di rifornimento carburante – oppure in piazzale Ugo La Malfa) con
intralcio alla circolazione. Il perdurare di questa situazione consente ai bus turistici di sfuggire ai controlli e molto spesso a evadere la tassa comunale di stazionamento.

Il parcheggio di località Sant’Anna, da cui si accede al Parco attraverso “Porta V” è, per
prescrizione paesaggistica, sterrato e la polvere che è sollevata dal movimento dei veicoli
lo rende poco confortevole, occorrerebbe “stabilizzare” il fondo naturale. Inoltre l’area è
priva di alberature e zone d’ombra ed essendo priva di stalli, i veicoli in sosta sono
disposti in modo casuale; poco ordinata appare anche la collocazione dei chioschi per la
vendita di souvenir.
Visitatori e guide turistiche hanno evidenziato che l’attuale itinerario principale di visita –
che dall’area di Porta V (Tempio dei Dioscuri) si dirige verso la collina dei Templi (Templi di
Zeus, Ercole, Concordia e Giunone) ha il forte limite di essere una salita lunga 2 Km.
Occorrerebbe invertire il senso di percorrenza e procedere dal Tempio di Giunone verso
il Tempio dei Dioscuri. Per far questo sarebbe necessario per i visitatori, una volta
parcheggiato il proprio mezzo in località Sant’Anna, raggiungere l’ingresso del Tempio di
Giunone con delle navette (il cui costo potrebbe essere compreso in quello della sosta nel
parcheggio) in modo tale da fare fruire la collina dei Templi con un percorso in discesa e
uscire da Porta V e raggiungere autonomamente l’adiacente parcheggio di Sant’Anna.

Chi utilizza l’ingresso al Parco dal lato del Tempio di Giunone, invece fa esperienza di
un’altra disfunzione: molto spesso non si riesce o non si vuole dedicare più di un paio
d’ore alla visita dei templi, non completando l’itinerario che va dal Tempio di Giunone al
Tempio dei Dioscuri e fermandosi al Tempio di Zeus si resta “intrappolati” nell’area
recintata. Alcuni visitatori a questo punto escogitano pratiche anche pericolose per
uscirne. Occorrerebbe, quindi, ripristinare il varco di uscita in prossimità del Tempio di
Zeus, per consentire l’utilizzo dei servizi igienici limitrofi al piazzale Hardcastle e della
fermata del pullman turistico – che andrebbe ripristinata anch’essa – che possa far risalire i
escursionisti a bordo senza che questi debbano attraversare la strada (via Passeggiata Archeologica).
All’ingresso di Giunone, per agevolare l’accesso dei gruppi organizzati con pullman,
occorrerebbe creare un’area di carico/scarico passeggeri in prossimità o all’interno del
parcheggio già esistente, dotato di un adeguato numero di servizi igienici, di chioschi di
vendita e di ristorazione collocati in modo ordinato e decoroso.
I visitatori che invece raggiungono il Parco attraverso i mezzi pubblici si trovano ad
affrontare le disfunzioni legate ad un servizio di trasporto urbano non pensato per i turisti.
Infatti, la fermata “storica”, quella davanti al Tempio di Ercole, non consente più di
accedere al Parco ma questa informazione non è adeguatamente pubblicizzata
per cui i turisti si trovano costretti a proseguire a piedi lungo la strada trafficata e
senza marciapiede di Porta Aurea (Porta IV), fino all’ingresso di Porta V.
Iniziata la visita al Tempio dei Dioscuri e terminata al Tempio di Giunone da lì, però, non ci sono fermate dei bus urbani
che risalgono in città.
E’ carente la segnaletica stradale sia turistica che di territorio, sia nelle aree di competenza
dell’Ente Parco, che in quelle di proprietà dell’ANAS e del Comune. Bisognerebbe indicare
gli ingressi e i luoghi in modo chiaro e preciso, non è raro, infatti, che i turisti non riescano
ad orientarsi sia nei percorsi pedonali sia negli spostamenti motorizzati, all’interno e
all’esterno del Parco.
Troppe auto sono autorizzate a percorrere le strade del Parco chiuse al traffico e
altrettante sono parcheggiate presso i posti di guardia, presso l’altare del Tempio di Zeus o
di Villa Aurea. Sarebbe il caso che l’Ente Parco mettesse a disposizione del personale una
navetta.
Gli operai che hanno lavorato presso il Tempio di Giunone nel 2019 hanno regolarmente
parcheggiato le proprie auto a ridosso dell’altare, a pochi metri dal Tempio e durante la
pausa hanno consumato la colazione comodamente seduti al suo interno, mentre i
visitatori li guardavano increduli.
Di grande importanza è anche la “costruzione” di percorsi di accessibilità “ampliata”, per
permettere a tutti di muoversi in libertà nel sito, scoprirne i percorsi senza l’aiuto di
nessuno, itinerari inclusivi non dedicati esclusivamente a persone con disabilità: per far
questo sono stati abbattuti dislivelli, barriere, scale che possono intralciare il percorso,
riscritti pannelli sbiaditi, ora leggibili con facilità da chi è ipovedente o si trova in
carrozzella, aumentate le info in braille. In quest’ambito l’Ente Parco e la CoopCulture
dimostrano capacità gestionali mature e innovative, quello che invece sembra mancare
altre volte è la capacità di comunicare correttamente con chi sta fuori, come è avvenuto in
occasione del progetto di musealizzazione del Telamone del Tempio di Zeus, in cui una
corretta presentazione alla stampa e alla comunità avrebbe evitato la goffa diffusione di
una fake news, anche tra chi si occupa di Beni culturali.

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