“T’ammazzo. Va fallo arrè”. Minacciato di morte e poi aggredito e massacrato a colpi di bastone, per futili motivi, a pochi passi dalla riserva naturale di “Torre Salsa”, a Siculiana. Vittima del pestaggio un 56enne di Montallegro, all’epoca del fatto, era il 10 agosto dell’anno scorso, rimasto gravemente ferito. A distanza di poco più di un anno dall’accaduto, la Procura della Repubblica di Agrigento, ha disposto la citazione diretta a giudizio per il presunto aggressore, M.B., un 39enne di Agrigento, residente a Siculiana, accusato di lesioni personali aggravati dall’uso di un bastone, minacce, danneggiamento, e possesso ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
L’inizio del processo è fissato per il 20 novembre prossimo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Katia La Barbera. Secondo la ricostruzione avanzata ai carabinieri in sede di denuncia dal cinquantaseienne, assistito dal suo legale di fiducia, l’avvocato Fabio Inglima Modica quel giorno si è recato alla spiaggia denominata “Fungiteddi”, lasciando l’autovettura in un appezzamento di terreno. Al suo ritorno, qualche ora più tardi, ha trovato ad aspettarlo il trentanovenne, con in mano un bastone di legno, e senza dirgli nulla, lo avrebbe iniziato a colpire. La vittima sarebbe riuscita a fuggire, per poi denunciare ogni cosa ai carabinieri.
Successivamente ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”, dove i medici gli diagnosticarono un trauma cranico, e lesioni sparse al collo, alla spalla e ad una mano. L’indagato avrebbe danneggiato anche la macchina del 56enne.
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