Il dato che emerge dal voto del primo turno dice che se il centrodestra si fosse presentato unito, il sindaco uscente Calogero Firetto probabilmente sarebbe fuori persino dal turno di ballottaggio. Le sette liste a sostegno del sindaco non hanno funzionato fino in fondo. Così l’ago della bilancia sono state “Onda” e “Noi” che insieme hanno consentito che il sindaco uscente riuscisse a contenere il distacco dallo sfidante Franco Miccichè.
Le dichiarazioni tra i due sfidanti sono di tenore opposto. Il primo si sofferma a ringraziare gli elettori, il secondo tende a sminuire il valore del suo competitor. “Un sindaco – dice Firetto – deve sapere parlare e confrontarsi, non sottrarsi al confronto. Quando ci sarà da andare a rappresentare Agrigento anche lontano dalla Sicilia, non ci saranno suggeritori”, aggiunge il primo cittadino. Firetto ha poi attaccato il suo competitor accusandolo di aver avuto il sostegno dei “potentati della sanità”. “E’ paradossale – ha aggiungo – che la gente abbia votato per una persona che non ha mai esposto le sue idee”.
Alle dichiarazioni al vetriolo di Firetto si contrappongo quelle del suo competitor.
“Gli agrigentini hanno dimostrato che mi stimano e mi vogliono bene, che credono nel mio programma. Il mio – ha aggiunto – è anche un voto di opinione, perchè numeri alla mano ho ricevuto più voti delle mie stesse liste. Adesso vogliamo portare a casa il risultato perchè voglio servire la mia città, non solo per chi mi ha votato ma anche per chi non mi ha sostenuto. Gli agrigentini sono tutti uguali per me”. Tra i primi obiettivi di Miccichè quello di andare a rimodulare il sistema della raccolta differenziata, istituire un ufficio Europa e curare il decoro urbano. Miccichè ha infine voluto congratularsi con i consiglieri comunali, augurando buon lavoro e ringraziandoli per aver messo la faccia in questa campagna elettorale a suo sostegno.
Escono decisamente sconfitti da questa competizione i candidati del M5S. I pentastellati, governano a Roma ma ad Agrigento non riescono a superare lo sbarramento. Marcella Carlisi è riuscita a captare il consenso sulla sua persona, ma la lista non ha risposto per come doveva. “Difficile scontrarsi con le truppe cammellate – ha detto la candidata pentastellata – noi siamo stati uniti, coesi e compatti, abbiamo avuto il sostegno dei nostri leder ma competere in una città dove in molti ancora inseguono i voti di parenti e amici è dura”.
Seppur al di sotto delle aspettative non si scoraggia la candidata di Articolo 1 Angela Galvano.
“Martedì mattina ho preparato i miei i miei figli per portarli all’asilo e poi sono andata al mio studio per tornare al lavoro ordinario. Sono state settimane entusiasmanti e intense. Con i candidati delle due liste abbiamo girato la città, in lungo e in largo, proponendo la nostra visione di Agrigento, ragionando di idee e programmi. Alla chiusura dello spoglio – ha aggiunto- tanti tra noi erano delusi e tristi. Ci sta, ci abbiamo messo tanta passione, ci siamo spesi pensando unicamente all’interesse delle nostra città. In politica contano sicuramente i risultati, ma è altrettanto importante scegliere le sfide da attraversare, senza pensare a rendite di posizione o carriere personali. Con generosità. Abbiamo spesso parlato di umiltà e coraggio in queste settimane. Verrà il tempo delle riflessioni politiche, e le faremo, insieme a chi ci ha sostenuto. Ma oggi è il tempo di dire grazie”.
Zambuto fa riferimento ai voti di Forza Italia, che con 5000 preferenze è risultato il primo partito ad Agrigento: “E’ stato – dice – un risultato importante. Il nostro impegno per la città continua. Vogliamo far vincere Agrigento”.
L’ex sindaco si dichiara soddisfatto del risultato ottenuto alle amministrative. “Voglio ringraziare – ha detto – non solo tutti gli agrigentini che hanno creduto nel nostro progetto preferendoci con il voto alle urne, ma soprattutto le liste e i partiti che mi hanno supportato: Forza Italia che si conferma primo partito in città, Diventerà Bellissima e l’UDC. Un grande ringraziamento anche a tutti i candidati al Consiglio comunale che sono stati al mio fianco. Abbiamo fatto una bellissima campagna elettorale coinvolgendo, con grande entusiasmo, ogni angolo della città. Superare 5000 voti è un risultato importante e di assoluto rilievo che ci fa capire quanto sia fondamentale continuare a portare avanti l’impegno per Agrigento. Perché noi vogliamo far vincere Agrigento”.
Daniela Catalano non è riuscita a cavalcare i sondaggi che a livello nazionale danno Fratelli d’Italia in crescita e la Lega come partito in grado di parlare alla pancia degli elettori. La candidata ancora ieri non aveva espresso nessun commento sul voto.
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