Discariche a cielo aperto, sotto gli occhi degli amministratori che non riescono ad arginare un diffuso fenomeno di inciviltà. A porre la lente d’ingrandimento sulla questione è il giornalista Paolo Picone, il cui articolo questa mattina è stato pubblicato sul Gds. Sulla bretella del ponte Morandi e lungo la strada che conduce in via Dante e via Santo Stefano, con alle spalle lo sfondo dei Templi si può «ammirare» una vasta gamma di rifiuti: dai sanitari, ai materassi, dai cartoni per imballag- gio al tetrapak. Ma ci sono anche mobili smontati e pure un divano, pericolosamente perpendicolare alla strada dove ogni giorno tran- sitano centinaia di veicoli.
«Sono sbalordito per quanto ho visto – ha commentato l’assessore Hamel. Una di queste è una strada chiusa al traffico e mai mi sarei im- maginato che qualcuno potesse trasformarla in una discarica. Gli agrigentini hanno a loro disposizione tutti gli strumenti per lo smaltimento dei rifiuti, siano essi speciali, da apparecchiature elettriche ed ingombranti. Le ditte, gratuitamente, pre- stano un servizio che consente al cittadino di poter smaltire tutto senza la fatica di conferire in discarica».
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