Combattere contro un nemico invisibile. L’Asp si attrezza di uomini e mezzi per condurre la propria battaglia e garantire il buon funzionamento della macchina sanitaria.
Lo scrive La Sicilia in edicola questa mattina:
Macchina che si nutre innanzitutto dell’abnegazione del personale sanitario, soprattutto di quello in forza al dipartimento di Prevenzione in prima linea nella lotta al Covid-19, e della stessa direzione generale chiamata a produrre atti anche nel cuore della notte. Come la delibera, firmata in piena notte, per indire “in via di estrema urgenza determinata dall’emergenza sanitaria da Covid-19)” l’acquisto di strumentazioni utili alle Terapie intensive.
Al San Giovanni di Dio saranno realizzati “4 posti letto di isolamento in un locale di pertinenza del complesso operatorio” individuati per la creazione della Recovery Room. “Un locale – recita l’atto – già fornito di punti gas medicali e rete elettrica, climatizzato e dotato di sistema di aereazione e flussi laminari, insistente all’interno del complesso operatorio, in atto inutilizzato”.
Saranno acquistati per il San Giovanni di Dio 4 camere gonfiabili, 4 ventilatori polmonari e 4 monitor; per il Giovanni Paolo II a Sciacca 4 letti, 3 camere gonfiabili, 4 ventilatori polmonari e 4 monitor. Il Barone Lombardo di Canicattì è già munito di semintensiva respiratoria essendo fornito di ventilatori carrellati con i relativi caschi (una tecnica non invasiva che evita l’intubazione del paziente).
A quanto sopra, si aggiungono i dispositivi necessari: maschere di protezione Fpp2 ed Fpp3, mascherine chirurgiche, termometri laser infrarossi, tute di protezione, occhiali, calzari, … Un atto sul quale la direzione generale dell’Azienda rimarrà vigile sollecitando le ditte per la tempestiva fornitura. Massima attenzione anche per l’implementazione del personale e, oltre ai 14 infermieri assunti, l’Azienda ha già avviato le procedure per reclutare altri infermieri e medici.
Non solo. In programma un’azione di monitoraggio sugli interventi chirurgici in elezione per salvaguardare le Terapie intensive e ai medici va il compito di valutare caso per caso. Il tutto con un solo obiettivo: creare le condizioni per disporre di degenze per eventuali interventi di urgenza e di isolamento. Anestesisti e coloro che operano nelle aree di emergenza, inoltre, avranno un incentivo per le prestazioni erogate in un momento così delicato. Il direttore generale dell’Asp, Alessandro Mazzara, “ringrazia le istituzioni, l’assessorato della Salute e, soprattutto, il personale sanitario che opera in prima linea in questa lotta contro un nemico invisibile”.
Rita Baio -Fonte La Sicilia
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