Gabriella Cucchiara, responsabile Fipe della Provincia di Agrigento fa eco alle Dichiarazione di Lino Enrico Stoppani, Presidente Fipe:
Roma, 08 marzo 2020 – 300mila imprese e un milione di lavoratori del settore, come purtroppo molti altri
della nostra economia, sono messi in grave crisi da una situazione preoccupante affrontata con
provvedimenti che non hanno precedenti nella storia repubblicana.
Le perdite stanno mettendo in ginocchio intere categorie e il mondo dei Pubblici Esercizi risulta
particolarmente colpito da una gestione altalenante delle disposizioni che li riguardano direttamente e da
una comunicazione che ha contribuito a generare confusione, incertezza e panico.
Gli imprenditori che FIPE – Confcommercio rappresenta – quelli delle zone chiuse come quelli di tutta Italia
–rispetteranno i provvedimenti annunciati nella notte dal Governo e in tanti si stanno impegnando in queste
ore per garantire vivibilità e servizio alle comunità in cui operano, ben consapevoli del ruolo sociale svolto e
dei rischi sanitari in cui incorrono.
È un dovere per la tutela della salute pubblica, prima ancora che delle stesse attività economiche, far
presente che alcune disposizioni appaiono incoerenti e altre risultano di difficile applicazione, come la regola
che riversa sulle imprese l’onere di tenere i clienti alla distanza di un metro. FIPE riceve oggi centinaia di
telefonate e appelli che chiedono la chiusura temporanea delle attività di Pubblico Esercizio, nella
comprensibile preoccupazione – da imprenditori e da cittadini – per la salute di clienti, dei propri dipendenti
e delle relative famiglie, come reazione alla difficoltà di gestione delle attuali disposizioni e nella speranza
che questo sacrificio possa almeno servire ad accelerare il ripristino della normalità.
Comprensione e solidarietà vanno a tutti gli imprenditori che in questo momento sono messi di fronte a
scelte dolorose e difficili, un ringraziamento non di forma va rivolto a coloro che stanno cercando con senso
civico di fare la propria parte a servizio della salute e della capacità di ripresa del territorio.
È una situazione drammatica per migliaia e migliaia di imprenditori e lavoratori, che insieme alla Presidenza
della Federazione, riunitasi oggi in seduta permanente, chiede con forza un “Piano economico straordinario”,
da approvarsi con risorse ingenti subito, già con il Decreto Legge in approvazione la settimana prossima.
Vanno estese le misure previste per le zone chiuse a tutto il territorio nazionale, aprire la cassa in deroga per
almeno 6 mesi a tutte le imprese di tutte le Regioni, far slittare tutte le scadenze fiscali a fine anno, fermare
gli sfratti per morosità, individuare un meccanismo di credito di imposta che sostenga, almeno parzialmente,
le perdite documentabili delle imprese. Ci sarà modo per riflettere e discutere su quanto è accaduto,
soprattutto nelle ultime ore, ma questo è il momento della responsabilità e dello stare uniti come cittadini e
come imprenditori.
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