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Home » Cronaca » Era accusato di una Fake news diffamatoria per non pagare tassa rifiuti: assolto consigliere comunale

Era accusato di una Fake news diffamatoria per non pagare tassa rifiuti: assolto consigliere comunale

12 Febbraio 2020
in Cronaca
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Un consigliere comunale di Montallegro, Giovanni Cirillo, è stato assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”, dal reato di diffamazione aggravata, nei confronti del sindaco Caterina Scalia, per aver pubblicato sul suo profilo Facebook un post con il quale sosteneva: “l’incapacità politica amministrativa del sindaco che ha fatto la storia del paese”.
La vicenda nasce dall’invio da parte del Comune di bollette sulla Tari nell’ottobre 2018. Una di queste bollette venne per errore recapitata alla sede legale della squadra di calcio femminile, guidata dallo stesso Cirillo, la cui sede legale si trova accanto all’associazione sportiva vera destinataria della bolletta.
Da qui le lamentele del Cirillo su Facebook che in qualità di consigliere lamentava l’assurdità della bolletta alla squadra di calcio. Tra i commenti quelli del presidente dell’associazione sportiva a cui la bolletta doveva essere recapitata, che informava sempre su Facebook il consigliere che quella bolletta era destinata alla sua associazione sportiva.
“Incredibile ma vero! Brividi. A munnizza arriva alla squadra femminile Asd Montallegro Butterflies”. Secondo la giunta comunale si trattava di una fake news diffamatoria che aveva provoca agitazione nella comunità e incitava a non pagare le tasse.
Cirillo accertatosi dall’errore aveva provveduto a cancellare il post e pubblicamente aveva chiesto scusa al sindaco e all’Amministrazione comunale, precisando che non si era trattato di una fake news, ma di un errore dal momento che il nome indicato in bolletta per abbreviazione somigliava a quello della sua squadra femminile di calcio.
La vicenda è finita a processo. Il difensore di Cirillo, avvocato Fabio Inglima Modica (nella foto) in sede di discussione ha sempre ribadito che tutta la vicenda è ricaduta nell’ambito del diritto di critica politica tra i due. Il Tribunale di Agrigento, accogliendo la tesi del difensore, ha assolto il consigliere comunale.

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