A tutti, proprio a tutti, anche a coloro che si prendono cura con attenzione della salute della propria bocca, può capitare che si rompa un dente. Una caduta di faccia, una botta sul viso giocando con i bambini, una noce mal sbucciata, uno scontro durante una performance sportiva o semplicemente la fragilità di un dente indebolito dagli anni o da un problema al suo interno: insomma i motivi possono essere diversi. Le domande che ci si pone in quel momento sono diverse e nel panico può capitare che si facciano errori madornali che possono compromettere il dente stesso o fare danni ancora peggiori.
Un dente si può rompere in diversi modi e in base a questobisognerà agire di conseguenza: può scheggiarsi superficialmente o spezzarsi proprio lasciando ancorata all’osso solo una parte; interessare la radice o anche l’apice; può rompersi sopra alla gengiva o sotto ad essa. La rottura può risultare solo antiestetica o provocare anche dolore (se si tocca il nervo). In ogni caso bisogna farsi vedere da un esperto per prevenire problemi di infezione o ascesso.
Che cosa fare quando si rompe un dente: la situazione d’emergenza
A seguito della rottura di un dente è opportuno risciacquare subito con acqua la bocca facendo attenzione a recuperare, se possibile, il pezzetto danneggiato e ad usare acqua a temperatura ambiente perché il dente potrebbe essere in quel momento particolarmente sensibile. Se c’è una perdita di sangue va apposto sul punto di sanguinamento una garza o un asciugamano pulito per tamponare. Se possibile mettere un po’ di ghiaccio: questo non va messo sul dente rotto (che come detto può dolere) ma subito vicino per limitare il rigonfiamento della gengiva nelle sue prossimità (cosa che può, oltre a far male, limitare la possibilità di intervento).
Se il dente si è spezzato in maniera irregolare tale per cui ci si potrebbe ferire labbra o mucose è meglio apporre qualcosa sulla parte acuminata: in farmacia si può trovare una pasta di emergenza apposita. In alternativa (a mali estremi, estremi rimedi) si può pensare di metterci un chewing gum, ma è proprio giusto per il tempo di andare dal dentista. Se il dente fa molto male è possibile aiutarsi nel sopportare con un antidolorifico.
Fatto questo va chiamato subito il dentista per un intervento tempestivo. In situazioni di emergenza sono tantissimi a chiamare gli studi dentistici di DentalPro. Il motivo? Queste cliniche hanno infatti orari di apertura molto ampi, con orario continuato e sono aperti anche i weekend con lo stesso orario. Questo vuol dire che facilmente in caso di emergenza è possibile farsi vedere subito da un dentista per gestire il problema, senza dover aspettare il giorno dopo o addirittura giorni. Tanti dentisti, tanti giorni di apertura, orari ampi garantiscono ampia disponibilità e tempestività. Le recensioni su DentalPro fatte dalla clientela dimostrano quanto detto, facendo anche lodi alla qualità degli interventi e ai prezzi onesti e convenienti.
Quando il dente non si rompe per un trauma: fragilità dentale
Come anticipato è possibile che la rottura del dente sia la conseguenza di un dente fragile e debole. In questi casi la frattura interessa principalmente i denti laterali, al contrario se la causa è un trauma si romperanno più facilmente quelli frontali. Perché questo accade? In molti casi la causa è una carie. Se c’è una carie sul dente può anche essere che questa non faccia male ma generi uno sgretolamento del dente che si sfalda, quindi, pur senza ricevere di fatto alcun colpo. In tal caso si devitalizzerà il dente o si dovrà in extremis estrarlo.
Come si risolve la rottura di un dente?
Il dentista in base al problema e alla storia clinica del paziente stabilirà com’è meglio procedere per ripristinare la situazione. Un fattore determinante sarà il coinvolgimento o meno del nervo o il pericolo comunque per questo. Se la questione si rivela perlopiù estetica si potrà procedere con un’otturazione che permette di ricostruire con un materiale sintetico la parte di dente mancante. Oppure, in alternativa, possono essere applicate o una faccetta estetica, dopo ad una leggera limatura della superficie, o una corona che incapsula il dente, la limatura in tal caso è più consistente.
Se tuttavia la lesione del dente è più grave allora bisognerà intervenire in modo più “invasivo” trattando il canale radicolare, ripulendo la polpa del dente ed eventualmente rimuovere la radice. La terapia canalare non è un’operazione gradevole di solito, ma se il dentista è bravo tutto avverrà senza sentire nulla e in tempi rapidi.
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