Approvata In Consiglio dei ministri la norma Salva Sicilia, sull’armonizzazione dei sistemi contabili. Le soluzioni normative individuate saranno utili alla Regione Siciliana per ripianare il disavanzo di amministrazione e le quote di disavanzo non recuperate, in un periodo di 10 anni”.
In questo modo si e’ trovato l’accordo che fino ad ieri per l’insofferenza del gruppo dei renziani rischiava di saltare creando non pochi problemi al bilancio della Sicilia. Non ritengo sia un ragionamento di buon senso che tutti i problemi strutturali della Regione Siciliana, quali la responsabilità nella gestione dei bilanci regionali, debbano ricadere sui lavoratori e sugli enti locali, che ne pagherebbero le conseguenze, sottolinea il Sottosegretario Villarosa che ringrazia il Ministro Francesco Boccia per la disponibilità. Senza la norma approvata ci sarebbero state conseguenze disastrose anche sul bilancio dello Stato Italiano. Il provvedimento e’ il frutto di un lavoro avviato dal Ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, con il collega Giuseppe Provenzano, Ministro per il sud. Se questa norma non fosse stata approvata il governo Musumeci sarebbe stato costretto a portare immediatamente in aula una norma di tagli pesantissimi con 260 milioni di euro con danni irreparabili ad Enti Locali, teatri, associazioni, aeroporti e forestali.
Italia Viva di Matteo Renzi, aveva chiesto la modifica dell’accordo ed infatti Davide Faraone ieri rilanciava : Non si può scaricare sui sindaci, sui lavoratori, sui cittadini siciliani il malgoverno passato e presente, Italia Viva darà una mano già dal Consiglio dei Ministri, proponendo modifiche migliorative del testo venuto fuori in commissione ma il governo regionale guidato da Musumeci deve garantire riforme, non può pretendere che vengano finanziati la cattiva politica e gli sprechi.
Musumeci proponga riforme utili ai siciliani e tagli alle spese inutili, solo così avrà le carte in regola per chiedere di aver spalmato il debito. Non si possono firmare cambiali in bianco ad un Presidente di regione totalmente immobile”.
Ieri finalmente l’approvazione in cdm dell’accordo tra Sicilia ed il Governo Conte grazie alla mediazione dei gruppi parlamentari di Italia viva.
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