Andrea Camilleri è morto, addio al grande scrittore
Con la morte di Andrea Camilleri perdiamo non solo un impareggiabile scrittore, un originale intellettuale, un esempio di coscienza civile ma soprattutto un grande siciliano. Molto affezionato alla sua terra d’origine, nonostante per motivi di lavoro abbia dovuto trasferire a Roma la sua residenza non ha mai allentato il legame affettivo con la Sicilia.
A cominciare dal fatto che, volutamente, ha mantenuto quell’accento inconfondibile che ne decretava l’aggancio alla storia dei luoghi che gli hanno dato i natali.Nonostante il successo che lo ha legato indissolubilmente al personaggio del commissario Montalbano si farebbe un torto alla sua memoria se si dovesse celebrare la sua strepitosa carriera di scrittore ricordandolo solo per questo. Ma, attraverso Montalbano.
Camilleri pur raccontando le contraddizioni della Sicilia, senza fare sconti, è riuscito a fare innamorare dell’isola gente di ogni luogo che non esita a visitarci subendo il fascino di una terra che è comunque metafora di bellezza. In questo senso, a prescindere dai suoi meriti artistici, bisogna riconoscere che Andrea camilleri è stato uno straordinario testimonial della Sicilia tanto che da tempo la sua figura è stata celebrata, e così sta accadendo anche in queste ore, più altrove che nei suoi luoghi d’origine. Come conterranei gli dobbiamo tanto.
La cronaca
Il grande scrittore Andrea Camilleri e’ morto stamani all’ospedale Santo Spirito di Roma dove era da tempo ricoverato.
“Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali – si legge nel bollettino dell’ospedale – Per volonta’ del maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verra’ reso noto dove portare un ultimo omaggio”.
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