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Home » note ufficiali » Turismo scolastico, dopo i fatti di Milano FIAVET Sicilia scrive all’assessore al Turismo

Turismo scolastico, dopo i fatti di Milano FIAVET Sicilia scrive all’assessore al Turismo

Redazione Di Redazione
21 Marzo 2019
in note ufficiali, Turismo
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I fatti di Milano, dove un’autista blocca bus di studenti e appicca il fuoco, fanno ancora discutere. A tal proposito, il presidente della FIAVET Sicilia, Giuseppe Ciminnisi, ha inviato una lettera indirizzata all’Assessorato Pubblica Istruzione a al Turismo della Regione Sicilia. “Nell’interesse dei nostri figli e nipoti, e per evitare che possano succedere episodi come quello di ieri, va rivista la normativa a fronte di una burocrazia cieca”, scrive il presidente dell’associazione di categoria delle Agenzie di Viaggio. La missiva è stata condivisa con Assoviaggi.

Di seguito i contenuti della lettera a firma di Ciminnisi.

TURISMO SCOLASTICO

Riceviamo sollecitazioni e segnalazioni da parte di Agenzie di Viaggi che si occupano di turismo scolastico, le quali ci riportano la completa disimmetria di criteri, di scelta degli operatori e di valutazione che sono completamente fuori  da quanto previsto dalla normativa per “Viaggi d’Istruzione” , nel rispetto del Codice degli Appalti. (D.Leg. 18-aprile2016 n 50) e linea guida ANAC n.4. , dal principio fondamentale della libera concorrenza e principalmente lesiva delle attenzioni che meritano gli alunni,  in considerazione anche dello stato economico delle famiglie stesse.

Gli episodi che vengono riportati alla attenzione della nostra federazione “FIAVET” associazione di categoria delle Agenzie di Viaggio facente capo a Confcommercio, condivisi anche da ASSOVIAGGI di Confesercenti ci spingono ad esporre, con la presente, alcune delle lamentele che cercheremo di sintetizzare al meglio, poiché il turismo scolastico meriterebbe dei veri e propri seminari sia per gli affidatari (Istituzioni Scolastiche) che per gli operatori del turismo (AdV o TO.) in riferimento a quanto previsto nella normativa.

La cosa che più ci rende titubanti è l’applicazione della normativa per la gestione di Appalti Pubblici, quando in realtà l’Istituzione Scolastica organo di PA non riveste assolutamente tale ruolo, infatti trattasi in realtà di un ruolo di intermediario tra le famiglie degli alunni e le aziende preposte all’organizzazione dei viaggi d’istruzione.

La scuola propone l’itinerario che viene condiviso con le famiglie che danno incarico alla scuola di fare le opportune ricerche di mercato, ricerche che ovviamente  rispettino l’itinerario, la qualità dei servizi richiesti, in un rapporto qualità prezzo, di livello idoneo alle esigenze del cliente ( in questo caso le famiglie degli alunni).

In tutto questo la normativa di cui dall’art. 1 all’art.3  si riferiscono chiaramente ad Enti che gestiscono fondi dello stato infatti al’art. 2 recita “le disposizioni contenute nel presente codice sono adottate nell’esercizio della competenza legislativa esclusiva statale in materia di tutela della concorrenza, ……..(omissis)” quindi riteniamo che nella fattispecie  potrebbe fare da guida poiché PI non interviene in nessun modo a titolo economico, considerato che a sostenere il costo del viaggio degli alunni e dei docenti sono sempre le famiglie degli alunni stessi.

In considerazione di ciò e visto che la PI, tranne per un semplice giro conto (superfluo ai fini amministrativi), riteniamo non possa arrogarsi il diritto di gestire una semplice richiesta di preventivo o ricerca di mercato come una vera e propria gara d’appalto rientrante nella normativa di cui sopra, poiché ripetiamo nessun onere economico, oltre la retribuzione dei docenti, è a suo carico e che quindi vengono meno i presupposti giuridici per interferire con gli “APPALTI DI OPERE PUBBLICHE O DI SERVIZI PUBBLICI”.

Per quanto sopra e per buon senso chiediamo agli organi competenti lo scorporo dalla normativa degli Appalti Pubblici sotto soglia e di provvedere ad una semplificazione della stessa per la gestione dei viaggi d’istruzione, affichè non diventino “di distruzione”, poiché è questo il risultato a cui stiamo andando incontro sia per le aziende, che a questo settore dedicano parte della loro attività, sia per le Istituzione Scolastiche che si vedranno costrette ad affidare i loro ragazzi ad aziende di cui non hanno mai sentito parlare e che a loro volta non conoscono,  il tutto con possibile danno di chi usufruisce del Viaggio, e promuovendo cosi solo UNA BUROCRAZIA CIECA.

 

 

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