Tassa di soggiorno, da gennaio a luglio Comune di Agrigento incassa 401.450 euro.
Imposta di soggiorno, il Comune incassa sempre di più. Se nei primi 6 mesi di applicazione dell’imposta, tra luglio e dicembre 2016, scrive il Giornale di Sicilia, l’incasso era stato di 350mila euro circa, il Municipio certifica adesso, da gennaio a luglio, un introito di 401.450 euro in totale che potrebbe quindi quasi raddoppiare entro fine anno. Ogni mese, tuttavia, è una storia a sé: a gennaio e febbraio si è incassato rispettivamente 18.487 euro e 19.777 euro, mentre già a marzo le somme ricevute dall’Ente ammontavano a 42.625 euro, salendo poi a 74.527 euro ad aprile, a 99.853 euro a maggio, a 82.504 euro a giugno e 63.677 euro a luglio. Ma per poter impegnare questa somma è prima necessario che l’Ente approvi il bilancio previsionale dell’anno in corso. In quella sede si andrà ad inserire un allegato che conterrà appunto l’indicazione di come utilizzare le somme. C’è solo un dettaglio: il bilancio, se andrà bene, arriverà a fine dicembre. Da gennaio 2019 si potrà procedere solo in dodicesimi (quindi non accedendo all’intero incasso) fino a quando non si approverà il bilancio previsionale e via così chissà per quanto tempo. Insomma, si incassa, ma le risorse rischiano di restare a lungo non spese nella casse del Comune.
Sul tema turismo e tassa di soggiorno interviene ancora una volta la segreteria Provinciale della Uil di Agrigento. «I numeri sulla tassa di soggiorno sembrano positivi. Si utilizzino le somme per le migliorie turistiche: sono indispensabili per la crescita del Pil locale – dice il segretario generale Gero Acquisto.
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