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Home » L’angolo di don Diego » Favara – Qualche considerazione dopo la festa del Patrono

Favara – Qualche considerazione dopo la festa del Patrono

14 Giugno 2018
in L’angolo di don Diego, Comuni, Favara, Favara
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Di ritorno dalla solenne concelebrazione nella grande Chiesa Madre ancora assiepata come nelle grandi occasioni,  per rendere omaggio al patrono S. Antonio, riscontro su facebook  il ricordo dell’ex-sindaco, che proprio come oggi, sette anni fa, nel giorno della festa del Patrono, a conclusione dell’esame dello scrutinio delle  schede elettorali, proprio sul classico filo di lana, per poco più di un centinaio di voti, veniva proclamato eletto alla carica di primo cittadino, realizzando un sogno da tempo accarezzato.

Contestualmente, sempre su facebook  leggo l’invocazione dell’attuale Sindaca Anna Alba, assente alla celebrazione in onore del Patrono, così come avvenuto in altri momenti particolarmente significativi per la Comunità favarese, di fede cattolica in stragrande maggioranza,  e che perciò si ritrova massicciamente presente, specie  in occasioni come il Venerdì Santo o il Corpus Domini.

La Sindaca Alba , utilizzando facebook, si  rivolge al Santo Patrono, con queste parole:

“O ammirabile Sant’Antonio…aiuta me, i miei Assessori e tutti i Consiglieri Comunali caricati di gravose responsabilità, a compiere le giuste scelte di governo per la nostra cittadina. Fa che la comunità Favarese sia davvero una Famiglia, dove ognuno si sforzi e cerchi di comprendere, perdonare, ed aiutare gli altri. Ti offriamo FAVARA e i suoi ABITANTI con devozione assoluta. Sant’Antonio da Padova proteggici sempre ed in ogni dove……”.

A parte l’assenza fisica anche in questa occasione, nulla da dire …! Anzi !  in parecchi vediamo che su FB  esprimono il loro compiacimento per queste parole e fanno proprie  queste invocazioni.

Sull’elezione dell’ex-Sindaco proprio il giorno di S. Antonio di sette anni fa, con una sindacatura durata cinque anni, così come previsto dalla  normativa in vigore, sarebbe forse utile rivedere e ripensare al travaglio  di quegli anni … un travaglio che poi ha portato tutti gli organismi preposti per legge a valutare e decidere per la presa d’atto del dissesto finanziario, ratificato anche nei successivi passaggi  da parte   degli organi superiori.

In un articolo del tempo, di quel giugno 2011, c’era chi   scriveva: “Sicuramente non dimenticheremo mai che la tua elezione sul filo di lana nei riguardi del tuo valido competitore, si concretizzava, sul finire della giornata festiva del Santo Patrono di Favara, S. Antonio da Padova. Questo santo nei suoi discorsi infuocati al popolo sui problemi concreti del tempo, ebbe, tra l’altro, a dire un pensiero che dovrebbe fare riflettere tutti i predicatori ecclesiastici, ma non solo : “La predica è efficace quando parlano le opere. …Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere, e così siamo maledetti dal Signore, perché egli maledì il fico, in cui non trovò frutto, ma solo foglie”.

Ricordiamo invece  che due anni fa invece l’elezione di ANNA  ALBA al ballottaggio di domenica 19 giugno 2016,  è avvenuta plebiscitariamente, con oltre il 70% dei consensi…. E  nessuno può dire che la concorrente  anche Lei una donna , non fosse una valida competitrice,  anche nell’uso della parola.

Pertanto credo che  l’ammonimento di S. Antonio   valga per tutti i “predicatori” anche laici, che facilmente, specie in campagna elettorale,  alla bisogna, sanno come ottenere il consenso del popolo.

E l’attuale Sindaca Alba, che, specie da qualche tempo, pare davvero diventata  “specialista  nel silenzio”, forse farebbe bene ad usare democraticamente il dono che ha, quello della parola, … adesso per informare, dialogare, confrontarsi, specie sui problemi di carattere economico, in cui sarebbe intollerabile un ulteriore disastro.

In democrazia si richiede  non il silenzio,  ma  parole chiare, accompagnate – per dirla con S. Antonio – da “opere e fatti”, che sono come i frutti che però mancavano in quel fico, ricco solo di foglie che coprivano la sua sterilità.

Don Marco Damanti, l’arciprete don Giuseppe D’Oriente, tutti i sacerdoti e fedeli hanno pregato perché  Dio protegga Favara ed i suoi governanti, per intercessione di S. Antonio del quale però dobbiamo sforzarci di imitare l’esempio di  vita, e seguirne soprattutto i consigli.

Diego Acquisto

 

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