LICATA. Il terremoto giudiziario che ha coinvolto Confindustria Sicilia, con l’arresto dell’ex numero uno, Antonello Montante e con l’iscrizione nel registro degli indagati dell’attuale presidente regionale degli industriali, Giuseppe Catanzaro, ha fatto cadere la prima “testa”. Si è dimessa infatti, dalla carica di commissario straordinario del Comune di Licata, Maria Grazia Brandara, pure lei raggiunta da un avviso di garanzia assieme all’ex governatore della Sicilia, Rosario Crocetta ed all’ex assessore allo Sviluppo economico, Mariella Lo Bello. Secondo l’accusa, l’onorevole Brandara avrebbe fatto parte del “cerchio magico” stretto da Montante attorno all’ex Governatore siciliano.
Dopo aver avuto notificato l’avviso di garanzia con contestuale iscrizione sul registro degli indagati, Maria Grazia Brandara ha scritto una lettera al presidente della Regione, Nello Musumeci rassegnando le dimissioni dall’incarico. “Dopo un’attenta riflessione susseguente al ricevimento dell’avviso di garanzia relativo al cosiddetto “caso Montante” – ha scritto il commissario del Comune di Licata – ho maturato l’idea che oltre ad essere integri sia necessario anche apparire tali. Pertanto, pur nella coscienza della mia estraneità a fatti penalmente rilevanti, ritengo sia necessario rassegnarle le mie dimissioni da commissario straordinario del Comune di Licata con effetto immediato”.
Maria Grazia Brandara era stata nominata commissario straordinario di Licata nel mese di agosto del 2017 a seguito della sfiducia nei confronti dell’ex sindaco Angelo Cambiano da parte del Consiglio comunale, dalla precedente giunta regionale guidata dal presidente Rosario Crocetta. Quando si è insediato il nuovo Governo di Nello Musumeci, aveva scritto una lettera al presidente per rassegnare le dimissioni che in quella fase erano state respinte. Il prossimo 10 giugno la città sarà interessata dalle amministrative ed in ogni caso, anche ammesso che si vada al ballottaggio, tra un mese l’incarico della Brandara sarebbe terminato.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
