La Fortitudo Agrigento è ormai una realtà della pallacanestro italiana. Conti apposto, palazzetto di proprietà e tante scommesse vinte, come quelle di scovare talenti dalle serie minori per farli debuttare ed inserire in pianta stabile nel quintetto della prima squadra. La stagione appena conclusa è sicuramente un bel passo avanti e il poter misurarsi ai play-off con società del calibro della Fortitudo Bologna, sono esperienze di cui far tesoro. Agrigento mai doma a tratti ha perfino illuso i tifosi di poter essere in grado di espugnare il PalaDozza. Sarebbe stata un’ulteriore soddisfazione, perché la ciliegina sulla torta di una stagione esaltante, è arrivata dopo aver centrato la post season. Agrigento in attacco ha viaggiato che è un piacere, trascinata da Jalen Cannon sempre più leader, (463 pt) tira col 57% da 72% dalla lunetta, fortissimo nei rimbalzi difensivi (ben 1179), bene anche quelli offensivi (111), nonostante al primo anno in Serie A2, l’americano arrivato dall’Israele, ha interpretato il modo di giocare della Moncada con grande spirito.
Settimo posto in classifica, 30 punti totali, frutto di 15 vittorie, di cui 5 nei campi di Tortona, Rieti, Napoli, Cagliari e Leonis Roma, partita con l’obiettivo salvezza, ha raggiunto i playoff per il quarto anno di fila, per arrendersi ancora una volta, soltanto allo strapotere di una big del basket nazionale. Il bilancio stagionale della Fortitudo Moncada Agrigento è sicuramente positivo. Il main sponsor sta esaminando i numeri nel dettaglio e nei prossimi giorni è atteso dalla stampa per il consueto commento di fine campionato e per annunciare le prospettive future della sua squadra. Facile intuire che il giudizio sarà in sintonia con quello dei tifosi. In tanti si sono espressi sulla apposita pagina Facebook per esprimere soddisfazione per una stagione che hanno ritenuto sensazionale. Certo, oltre i dati statistici di squadra, il Presidente Salvatore Moncada, dovrà soffermarsi anche su altri aspetti, come ad esempio quelli che riguardano entrate ed uscite del club, ma che la Fortitudo sul campo abbia fatto bene è sotto gli occhi di tutti. In estate ha rivoluzionato il roster puntando su giocatori emergenti, a metà stagione era già nella griglia play-off non rischiando mai, nell’arco dell’anno, di rimanere impelagata nella zona playout.
La Moncada in più ha sfiorato la vittoria su campi difficili come Casale Monferrato e Legnano, perdendo con scarti minimi e riuscendo ad equilibrare vittorie e sconfitte (15/15). Niente male per una squadra che ha fatto esordire in A2 Simone Pepe e Lorenzo Ambrosin. Niente male se consideriamo che dalla quarta ha dovuto fare a meno del suo centro titolare Paolo Rotondo, poi rimpiazzato a gennaio dall’arrivo di Giacomo Zilli. Agrigento nella stagione 2017/2018 inoltre ha tirato con buone percentuali realizzative: 52% da due, 34% dal perimetro, 77% dalla lunetta, per un una media punti di 79,4%. Bene anche nei rimbalzi: 9,6% quelli offensivi e 23,6% quelli difensivi per un totale di 33,2%. Il tutto per una valutazione complessiva di squadra di 84,02%. Ad influire positivamente su questi numeri, i due americani Cannon e Williams, rispettivamente miglior giocatore del girone ovest nel mese di febbraio e nel mese di aprile. Sono dati che si riferiscono alla sola stagione regolare, a cui naturalmente vanno aggiunti quelli delle tre gare disputate contro la Consultinvest Bologna.
Dal punto di vista realizzativo le migliori prestazioni sono state tra le mura amiche. Contro Pasta Cellino Cagliari (99-87) e Virtus Roma, letteralmente asfaltata davanti il pubblico del PalaMoncada (101-72). Ironia della sorte, anche la peggiore sconfitta stagionale è maturata tra le mura amiche. A gennaio, Agrigento ha subito in casa un pesante 78-40, poi però riscattato nell’ultima di campionato, quando vincendo 86-81 al PalaTiziano, ha staccato l’accesso alla post season. Avversario della Moncada, per il terzo anno di fila la Fortitudo Bologna, che stavolta ha potuto beneficiare pure del fattore campo a favore. Ed il fattore “PalaDozza” è stato ampiamente rispettato. Agrigento ha perso le prime due gare in terra falsinea, per poi sfiorare l’impresa davanti al proprio pubblico. Bologna però ha risposto a Trieste. L’altra big della serie A2 con un giorno di anticipo, ha liquidato Treviglio con un secco 3-0. Pozzecco, conoscendo le insidie del PalaMoncada, ha preparato la sua squadra ad una partita di grande impatto. Alla fine, ha prevalso la fisicità della Consultinvest. Al termine di una partita bella e combattuta, Agrigento ha dovuto arrendersi ed abbandonare i playoff. Domenico Vecchio
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