AGRIGENTO. Irrompe nel dibattito politico locale il tema della rescissione del contratto per il servizio idrico con Girgenti acque. Ad intervenire sull’argomento, con una nota stampa, è la consigliera del Movimento cinque stelle, Marcella Carlisi che con gli attivisti del meetup locale rilancia la risoluzione approvata 2 anni e mezzo fa, il 18/11/2015, dal Consiglio comunale di Agrigento.
In quella occasione il Consiglio approvava la delibera relativa alla manifestazione della volontà di avvalersi della gestione diretta e pubblica del servizio idrico, in forma associata facoltà prevista dalla legge regionale 11 agosto 2015 n. 19, poi impugnata da Roma.
Uno dei protagonisti dell’approvazione fu l’allora Consigliere e oggi assessore Hamel che, stante la sua grande esperienza di campo nella lotta fra cittadini agrigentini e Girgenti Acque, stilò un elenco di inadempimenti e disservizi “che possono essere le contestazioni che andranno fatte al gestore, .., per arrivare a una chiusura del rapporto contrattuale, eliminando gran parte delle problematiche relative alle eventuali compensazioni.”, così diceva allora nei panni di Consigliere.
I motivi di inadempienza e i disservizi ci sono e riguardano depurazione, distribuzione e tariffe, oltre ad un rapporto, spesso prepotentemente conflittuale, con gli utenti.
Abbiamo letto sulla stampa che sindaci si sono riuniti in presenza di un avvocato che ha spiegato come attuare le possibilità di una risoluzione contrattuale con Girgenti Acque, non sappiamo se l’assessore abbia partecipato a tali confronti. Pare che da parte del legale ci siano tutte le rassicurazioni sulla percorribilità della risoluzione ma sarà necessario il voto dell’Assemblea che comincerà a riunirsi domani.
Chiediamo all’assessore di usare “realismo e spirito critico” sia nel confronto in assemblea che nelle riunioni della giunta comunale sull’argomento.
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