Rissa in sede di commissioni per il riconoscimento dei benefici di invalidità civile. Ad avere la peggio un impiegato dell’Asp di Agrigento che, ha tentato di allontanare il un giovane che protestava. Il trentaduenne empedoclino si è però, una volta accompagnato in un’altra stanza, scagliato contro l’operatore amministrativo dell’Asp. Un cinquantenne che è stato selvaggiamente picchiato tant’è che, come scrive il Gds, ha riportato varie lesioni e la frattura del cranio. Ieri, l’impiegato dell’Asp risultava essere in prognosi riservata. Non in pericolo di vita, ma i medici dell’ospedale «San Giovanni di Dio», dove è stato ricoverato, non si sbilanciavano. L’aggressore è fuggito prima dell’arrivo – nella «Cittadella della salute», in viale Della Vittoria, – delle Volanti della Questura. Poco dopo però s’è consegnato, spontaneamente, al commissariato «Frontiera» di Porto Empedocle che è coordinato dal vice questore Cesare Castelli. Il trentaduenne ha confessato ogni cosa ed è stato, visto che a sua volta aveva una frattura ad un polso, accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Agrigento dove i medici gli hanno diagnosticato 30 giorni di prognosi. Il giovane è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura. Dovrà rispondere delle ipotesi di reato di lesioni personali gravi, interruzione di pubblico servizio, violenza privata, violenza e minacce a pubblico ufficiale.
Sotto choc, per quanto accaduto nel tardo pomeriggio di martedì, tutti gli impiegati dell’azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Il commissario dell’Asp Gervasio Venuti, ieri, ha espresso vicinanza e sostegno al malcapitato dipendente.
“Il clima pesante, creato in questi anni nei confronti dei dipendenti pubblici – ha detto il segretario provinciale della Cisl Maurizio Saia – influenza in modo ingiustificato il comportamento dei cittadini nei confronti di chi esercita un servizio pubblico. Riteniamo necessario ed urgente attivare un presidio di sicurezza presso tutti i i luoghi sensibili così come potrebbero essere alcuni reparti dove spesso l’utenza, credendo di poter essere irrispettosa dell’orario di accesso per le visite in Ospedale, si indispettisce oltremodo, divenendo in alcuni casi anche violenta nei confronti del personale infermieristico”.
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