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Home » Sport e tempo libero » E’ il giorno del derby tra Fortitudo Agrigento e Pallacanestro Trapani

E’ il giorno del derby tra Fortitudo Agrigento e Pallacanestro Trapani

24 Marzo 2018
in Sport e tempo libero
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E’ il giorno del derby tra Fortitudo Agrigento e Pallacanestro Trapani, questo pomeriggio con palla a due alle 18 al PalaMoncada di Porto Empedocle. La partita è valida per la ventiseiesima giornata del campionato di Serie A2 Old Wild West girone Ovest. A 5 giornate dalla fine della stagione regolare, c’è in palio una buona fetta di piazzamento nella griglia dei playoff. Trapani arriva a questa partita forte del settimo posto in classifica, Agrigento sotto di due punti è ottava.

Con Ruben Zugno fermo ai box, Ciani ancora una volta consegna le chiavi della cabina di regia nelle mani dell’americano Pendarvis Williams, del quintetto base farà sicuramente parte l’ex della partita Marco Evangelisti (1984) che a Trapani ricordano per la grande fama di tiratore dal perimetro e che, quest’anno, gira con 12.3 punti di media, 3.4 falli subiti e 3.1 assist. Conclude da tre con un buon 39%, quasi infallibile dalla lunetta. A completare il quintetto Lorenzo Ambrosin, Giacomo Zilli e Jalen Cannon (1993). “Duracell” o “J” come lo chiamano i compagni, mette a referto 15,4 punti (56% da due) e ben 9.5 rimbalzi per partita. Non solo muscoli, ma anche buonissima tecnica individuale. L’appellativo “Duracell”, perché ha la media, altissima, di quasi 37’ a partita. Pronto ad alzarsi dalla panchina la guardia Simone Pepe (1993) che potrebbe incidere sul punteggio sfruttando le doti di tiratore dalla distanza: 11.3 p.ti (in quasi 19’ di utilizzo medio), con il 52% da due ed un 35% dalla distanza (su oltre cinque tentativi ad incontro). Nel corso del derby ci sarà sicuramente spazio anche per Isacco Lovisotto (1998). Il prodotto del vivaio della Benetton Treviso, solitamente va a referto con 3.6 p.ti nei quasi 12’ di utilizzo medio, colpendo con efficacia da due (52%) ed ogni tanto anche da oltre l’arco dei 6.75 (30%). A completare l’organico il playmaker del 1998 Giuseppe Cuffaro spesso entrato a partita in corso e che sta trovando un discreto spazio nelle rotazioni.

Per Trapani, Daniele Parente, dovrebbe mandare sul parquet il quintetto composto da: Jefferson, Viglianisi, Ganeto, Perry, Renzi.

Se venerdì ha parlato in sala stampa coach Franco Ciani, ieri è stata la volta del tecnico granata che ha presentato il derby come una partita dalle alte motivazioni. “Sarà –  ha detto Daniele Parente – una sfida difficilissima dove saranno i dettagli a fare la differenza perché Agrigento è una squadra con tanto talento offensivo, soprattutto negli esterni. Il loro quintetto viaggia tutto in doppia cifra di media come punti realizzati e dunque non sarà facile fare delle scelte. E’ una partita la cui importanza esula un po’ dal contesto della classifica, affronteremo questo derby in trasferta ma ci faremo trovare pronti. Coach Ciani non ha bisogno di presentazioni, la sua carriera parla per lui. Le squadre che ha allenato hanno sempre espresso una grande pallacanestro e non è mai facile giocarci contro, sono certo –aggiunge – che avrà preparato qualcosa ad hoc per la sfida. Abbiamo lavorato sulle stesse cose ma la differenza la farà il “come” le metteremo in pratica: se riusciremo a mantenere l’intensità avuta contro Tortona potremo fare bene. In queste partite – dice ancora Parente – i giocatori non hanno bisogno di motivazioni. Evangelisti lo conosciamo e dovremo essere bravi a contenerlo ma non c’è solo lui visto che Agrigento in casa segna più di 80 punti di media. Che Reggio Calabria resti o meno in classifica a noi non deve interessare, ci sono organi competenti che se ne occuperanno, noi dovremo solo lavorare. Sono contento – ha concluso Parente – che ci saranno dei tifosi al seguito della squadra e mi auguro che riusciremo a regalare loro delle soddisfazioni”. Il riferimento ai calabresi è al paventato deferimento per una fidejussione ritenuta non idonea, per cui la Viola rischierebbe l’esclusione dalla A-2. Arbitrano l’incontro Enrico Boscolo, William Raimondo e Salvatore Nuara.

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