Il pool di pm che indaga sulla presunta rete affaristica che sarebbe stata allestita attorno a Girgenti Acque, infatti, vuole verificare come sia stato possibile che, dieci anni fa, i sindaci dell’Ato assegnarono un’opera da 31 milioni e mezzo di euro – la più grossa della storia di Agrigento – direttamente a Girgenti Acque senza neppure una gara di appalto? I pm Salvatore Vella, Paola Vetro e Alessandra Russo, coordinati dal procuratore Luigi Patronaggio, indagano.
Sulla questione è intervenuta con una nota stampa il deputato regionale Giusy Savarino:
E’ notizia odierna che la Magistratura stia indagando sulla legittimità dell’affidamento diretto dei lavori sulle reti idriche agrigentine a Girgenti Acque S.p.A.
La IV Commissione da me presieduta, nella risoluzione n V del 7 marzo, ha già sollevato seri dubbi sulla legittimità dell’iter seguito che vorrebbe consegnare, senza gara, in maniera diretta, al gestore del servizio idrico di Agrigento, lavori sulle reti e gli impianti, con finanziamenti pubblici, per somme ingenti, 31 milioni per Agrigento città e per un totale di 107 milioni di euro su tutto il territorio agrigentino. Abbiamo segnalato l’anomalia al governo preoccupati anche di “verificare se sia giuridicamente legittimo e non contrastante con la normativa regionale, nazionale ed europea, l’affidamento diretto alla società di gestione girgenti acque SPA dei finanziamenti pubblici, senza peraltro incorrere in una infrazione europea”
Esprimo parole di elogio nei confronti dell’operato della Magistratura e voglio ribadire ancora una volta che la Buona Politica può e deve guardare nella stessa direzione della Magistratura, quella doverosa della legalità.
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