AgrigentoOggi
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
AgrigentoOggi
No Result
View All Result

Home » Top » “Ha ucciso un migrante”. Agrigento, arrestato torturatore detto “Rambo”

“Ha ucciso un migrante”. Agrigento, arrestato torturatore detto “Rambo”

20 Giugno 2017
in Top
Share on FacebookShare on Twitter

Il drammatico racconto di una delle vittime del torturatore, arrestato dalla polizia di Agrigento: “Ho assistito personalmente al pestaggio sino alla morte di due persone, un nigeriano minorenne e un altro uomo, anch’esso nigeriano ucciso da Rambo davanti al fratello della vittima”.

 

Ogais

Avrebbe violentato, picchiato e torturato decine di migranti in attesa di partire dalla Libia per l’Italia. Non solo. ‘Rambo‘, come veniva chimato, avrebbe anche organizzato il traffico di esseri umani. Con questa accusa, la Polizia di Stato di Agrigento ha fermato John Ogais, nigeriano, 25 anni, che si trovava nel Cara ‘S.Anna’ di Isola di Capo Rizzuto, in Calabria. I reati contestati sono la tratta di migranti tra la Libia e la Sicilia, sequestro di persona, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento di immigrazione clandestina. Secondo la Squadra mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi, Ogais sarebbe uno dei complici di Sam Eric Ackom, il ghanese arrestato lo scorso marzo dalla Squadra Mobile di Agrigento. Ad accusare il nigeriano sono stati alcuni testimoni approdati di recente a Lampedusa. Agghiaccianti i loro racconti. Hanno detto agli investigatori di avere assistito al pestaggio mortale di due giovani, mentre erano in Libia. L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Vo e di pm Gery Ferrara e Giorgia Spiri.

Di seguito vengono riportati alcune parti delle dichiarazioni rese dai migranti, che hanno determinato i pubblici ministeri Calogero Ferrara e Giorgia Spiti della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, guidata da Francesco Lo Voi, ad emettere il provvedimento di fermo a carico di Ogais.

“Durante la mia permanenza, all’interno di quel “ghetto’ da dove era impossibile uscire, ho sentito che l’uomo che si faceva chiamare Rambo ha ucciso un migrante. So che mio cugino ed altri hanno provato a scappare e che sono stati ripresi e ridotti in fin di vita, a causa delle sevizie cui sono stati poi sottoposti”

“Vi era un altro tale Rambo carceriere della Nigeria che anche se non mi ha picchiato provvedeva a seviziare altri migranti. Le torture cui sono stato sottoposto sono innumerevoli. Per esempio: sono stato torturato con i cavetti elettrici in tensione. Nell’occasione mi facevano mettere i piedi per terra dove precedentemente avevano versato dell’acqua. Poi provvedevano ad azionare la corrente elettrica per fare scaricare la tensione addosso a me. Subivo delle scariche elettriche violentissime. Questo avveniva circa due volte alla settimana. Altre volte mi picchiavano, in varie parti del corpo, con dei tubi. A volte mi legavano le braccia e poi mi appendeva in aria, per picchiarmi ripetutamente e violentemente”

“Una volta, ho avuto modo di vedere che Rambo, il nigeriano, ha ucciso dopo averlo imbavagliato e torturato a lungo, un migrante nigeriano che si trovava lì con noi.”

“Ho assistito personalmente al pestaggio sino alla morte di due persone, un nigeriano minorenne e un altro uomo, anch’esso nigeriano ucciso da Rambo davanti al fratello della vittima. Nello stesso momento dell’omicidio, Rambo minacciava armato di pistola, il fratello della vittima, di non raccontare nulla alla famiglia e di farsi mandare immediatamente i soldi. Aggiungo inoltre di avere assistito a diversi violenti pestaggi operati da Rambo nei confronti di migranti.”

Il fermato è stato associato alla Casa Circondariale di Catanzaro a disposizione della competente A.G.

 

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp

Previous Post

Migranti. Il cardinale Montenegro: oggi non li vogliamo ma domani li cercheremo

Next Post

Colpo da 40mila euro nell’agrigentino, speronata auto metronotte e rubata la pistola

Testata iscritta al n.289 – Registro Stampa Tribunale di Agrigento in data 18 Settembre 2009 – Direttore Domenico Vecchio – P.I. 02574010845 – Copyright © 2009 – 2025 – [email protected] Iscrizione ROC n.19023

Per la tua pubblicità su agrigentooggi.it

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025