Da oggi, avranno a disposizione 120 giorni per completare l’opera e renderla fruibile. La chiamano “Palestra distrettuale“, in realtà è un palazzetto dello sport. Non sembra vero, ma gli operai di una ditta di Cammarata, che si è aggiudicata le opere di completamento, in un solo giorno hanno già ripulito l’area e messo in sicurezza il cantiere, compresa la recinzione per lo spazio interessato dalle opere di completamento di una struttura che rischiava di passare come un’eterna incompiuta. Stiamo parlando della palestra distrettuale di Agrigento.
Pensata negli anni novanta, quando l’angusto Nicosia era troppo piccolo per l’A1 di pallavolo, ne era stata realizzata solo la parte in calcestruzzo (per fortuna i carotaggi dicono di buona qualità), poi, nell’era Zambuto, la copertura in legno, lasciata però incompleta . La questione era rimbalzata pure sui media nazionali e l’impianto di via Ugo La Malfa era stato visitato , con tanto di bici, dal Brumotti di Striscia la notizia.
Nessuno ci credeva che si potesse mai completare. Ed invece questa volta bisogna dare merito alla politica. L’Amministrazione Firetto ha riesumato l’iter, e come fanno notare i consiglieri comunali di “Alternativa Popolare“, il completamento dei lavori della palestra sarà possibile grazie ai fondi del PON Sicurezza.
L’intervento, per un importo complessivo di 2.400.000,00 euro, prevede la realizzazione di importanti interventi strutturali sull’immobile, tra i quali la chiusura dei lati est e ovest dell’edificio, la realizzazione di scale di emergenza in acciaio e la revisione del sistema di copertura, opere di finitura interne ed esterne, tra cui il rifacimento del campo di gioco e la realizzazione di servizi igienici, e dotazione impiantistica, incluso l’impianto antincendio.
Un intervento di rilevantissimo impatto per Agrigento che restituisce alla città e agli sportivi un impianto da dimensioni e potenzialità non comuni.
“Per questo – dichiarano i Consiglieri di “Alternativa Popolare” – non possiamo non ringraziare, nella duplice veste di agrigentini e Consiglieri comunali, il Ministro Angelino Alfano determinante, da Ministro degli Interni, nel superamento di numerosi ostacoli e lungaggini frapposti all’ottenimento dell’odierno risultato, a vantaggio dell’intera provincia agrigentina.”
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