Fondazione dei Carabinieri: Festa anche ad Agrigento (FOTO Sandro Catanese)
di Eugenio Cairone
203 anni di gloriosa presenza nel territorio, dalle Metropoli ai più sperduti paesini di provincia. I carabinieri ci sono sempre e ovunque a tutela dei cittadini.
“Nei secoli fedele” e “Obbedir tacendo e tacendo morir”.
“Nei secoli fedele” è il motto della Benemerita’, “Obbedir tacendo…” è, invece, il motto che distingue gli appartenenti all’Arma.
Indossare la divisa di carabiniere è stato da sempre un prestigio vissuto da tantissimi giovani. L’Alta uniforme, con il Pennacchio, sono simboli che distinguono i carabinieri, uomini e donne, e non ci si stancherà mai di ringraziarli per il loro sacrificio quotidiano.
Anche in provincia di Agrigento l’Arma è stata particolarmente attiva riportando un notevole successo nella lotta alla malavita in genere con 502 arresti e 3984 denunce.
I dati sono stati riferiti dal comandante provinciale colonnello Mario Mettifogo.
Nel corso del 2016 si è puntato molto sulla prevenzione. Sicuramente preoccupante è l’incremento dello spaccio di stupefacenti nel capoluogo.
Dito puntato anche sull’omertà che da sempre è stata un’altra piaga del nostro tempo. Su questo fronte il lavoro dei carabinieri è stato anche quello di aiutare la gente a superare la paura.
Ad Agrigento è stata una Festa fatta in casa. La ricorrenza, infatti, è stata celebrate alla caserma “Biagio Pistone” sede del Comando provinciale alla presenza delle autorità locali e del prefetto di Agrigento Nicola Diomede.
Ad arricchire la cerimonia, come sempre, i carabinieri della sezione agrigentina con l’uniforme di ex appartenenti alla Benemerita guidati da Giuseppe La Mendola.
Eugenio Cairone
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