Riparte, in appello, il processo scaturito dall’inchiesta “Self service” che ha riguardato un presunto giro di tangenti all’Ufficio tecnico di Agrigento in cambio di concessioni edilizie talvolta anche legittime.
Otto gli imputati, tutti condannati in primo grado. A quattro anni di reclusione era stato condannato l’architetto Luigi Zicari, 64 anni, funzionario dell’ufficio; 2 anni per l’ex dirigente dell’Ufficio tecnico, Sebastiano Di Francesco, e per altri 3 imputati: Pietro Vullo, 47 anni, Roberto Gallo Afflitto, 47 anni, soci di fatto dello stesso studio, e l’imprenditore Gerlando Tuttolomondo, 79 anni.
I giudici hanno condannato anche due vigili urbani – Rosario Troisi, 59 anni, e Calogero Albanese di 57 anni, nel 2010 nella squadra antiabusivismo della polizia municipale – e il veterinario Massimo Lorgio di 48 anni, per una vicenda parallela all’ipotizzato giro di tangenti e relativa ad un falso verbale di controllo eseguito in un cantiere. Troisi è stato condannato ad un anno e 4 mesi, Albanese ad un anno e due mesi e Lorgio a 7 mesi di reclusione. Ritorno in aula programmato per l’11 luglio.
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