C’è un agrigentino a capo della società che gestirà oltre 750 miliardi di prestiti per le piccole e medie imprese italiane, come previsto dal Nuovo Decreto per emergenza COVID-19.
“Con il decreto appena approvato – ha spiegato in tv il premier Conte – diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export”. E a gestire queste somme sarà la Sace, una società per azioni del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti, specializzata nel settore assicurativo-finanziario con quasi mille dipendenti.
E a capo del Sace, c’è appunto un agrigentino, il dott. Rodolfo Errore, brillante avvocato, figlio di Angelo Errore, ex sindaco di Agrigento, e già deputato e assessore regionale.
La Sace SIMEST, è la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti, specializzata nel sostegno alle imprese italiane, in particolare le PMI, che vogliono crescere nel mercato globale. Attraverso la sinergia di competenze integrate e servizi assicurativi e finanziari, offre un modello operativo unico nel panorama italiano, votato allo sviluppo economico del Paese. Insieme, costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione e guida le imprese italiane nella scelta dei mercati e nella gestione dei rischi connessi all’operatività in geografie nuove e spesso poco conosciute.
“Confermiamo il nostro impegno a supporto del Sistema Italia rendendo operative le prime misure previste dal Decreto Cura Italia”- aveva spiegato di recente a Formiche.net il presidente di Sace Simest, Rodolfo Errore. “In questo momento di emergenza coronavirus, siamo pronti a sostenere le Regioni italiane per l’acquisto di dispositivi medici, strumenti diagnostici e di protezione individuale. Siamo qui con noi. Siamo qui per voi”.
Dal primo decreto “Cura Italia”, il Sace infatti è stato chiamato in causa dal governo per attivare un insieme di soluzioni assicurativo finanziarie con l’obiettivo di sostenere le Regioni offrendo capacità aggiuntiva di credito e liquidità immediata per fare fronte all’attuale fase emergenziale legata alla pandemia Covid-19. Mascherine, ventilatori polmonari e respiratori, guanti, kit diagnostici e abbigliamento sanitario protettivo per dare nuova linfa al sistema sanitario nazionale.