“Noi facciamo la nostra parte nella nostra piccola comunità. E’ un giorno di memoria, e come spesso dico non di memoria sterile. Deve farci ricordare intanto il sacrificio di tanti nostri connazionali che hanno sacrificato la vita per darci un futuro diverso e un sistema diverso, perché la nostra libertà quella che oggi è un valore acquisito dobbiamo ricordare a noi e anche alle giovani generazioni che è stata una conquista purtroppo pagata anche con il sangue. Oggi dobbiamo celebrare i valori condivisi della libertà e della democrazia, siamo in un Paese dove ognuno può dire quello che pensa e questo sappiamo che non avveniva prima del 25 aprile 1945”. Così dai microfoni di Agrigento Oggi ha parlato il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa a margine delle celebrazioni del 78° anniversario della Liberazione dell’Italia che, nella città dei Templi, si sono svolte all’interno della villa Bonfiglio, al viale della Vittoria. Presenti alla manifestazione, oltre alle autorità civili, militari e religiose anche una delegazione dell’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, e una rappresentanza dell’istituto comprensivo “Esseneto” di Agrigento. Nel corso della cerimonia il prefetto Cocciufa e il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Vittorio Stingo hanno deposto una corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Tre alunni, Federica Buggea, Gianni Rodari e Simone Alaimo, hanno letto tre poesie, e le letture sono state accompagnate dalla musica a cura dei docenti e degli studenti dell’indirizzo di strumento musicale.
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