Valle dei Templi, quel terreno svenduto ai privati.
Gli accertamenti dopo i servizi tv. Ora l’arresto dell’albergatore Vincenzo Sinatra.
La vicenda, che risale al periodo compreso fra il novembre del 2012 e il gennaio successivo, ruota attorno alla vendita, a favore della ditta “Tas” di Sinatra, di un appezzamento di terreno appartenente al Demanio della Regione siciliana, nel complesso denominato “Villa Genuardi”, da sempre ritenuto di particolare interesse archeologico.
Nel 2016 la vicenda era rimbalzata sulla stampa nazionale. Perfino “Striscia la notizia” aveva dedicato un servizio a “quel terreno svenduto ai privati“. Ad Agrigento la Regione, raccontava la stampa, ha ceduto un pezzo del giardino di Villa Genuardi, nel cuore della Valle dei Templi e sede della Soprintendenza, alla società che gestisce un l’albergo attiguo, l’hotel della Valle.
La società si chiama Tas e fa riferimento allo studio legale Sinatra. Accade che nel 2013 il demanio cede alla Tas 4 mila metri quadrati di terreno. Una parte ricade in zona non vincolata, ma una porzione di questo terreno, secondo i giornali dell’epoca, ricadeva all’interno dell’area archeologica ed era assolutamente inalienabile per legge.
Terreni della Regione venduti a prezzi non proprio di mercato. Costo della compravendita, circa 10 mila euro. Nell’aprile del 2016, il dirigente del dipartimento Finanze aveva avviato perfino il procedimento di revoca della vendita che inspiegabilmente era stata autorizzata dall’ufficio competente tre anni prima.

Oggi l’arresto dell’avvocato Vincenzo Sinatra. Secondo la Procura di Agrigento il titolare della struttura ricettiva, avrebbe concorso in abuso d’ufficio e falsità in atti pubblici. Sono questi i reati contestati e per il quale il gip ha disposto gli arresti domiciliari per l’albergatore.
Le indagini, condotte dalla Digos e coordinate della Procura agrigentina, hanno fatto emergere l’abusiva realizzazione, su un’area demaniale di rilevante interesse archeologico, di un parcheggio privato a servizio della struttura alberghiera. L’area è stata posta sotto sequestro e consegnata al direttore pro tempore del Parco archeologico Valle dei templi.
L’atto, stipulato il 17 gennaio del 2013, scrive il giudice nell’ordinanza di custodia cautelare, è da ritenersi “nullo per illiceità della causa”.
Sinatra, che ha nominato come difensore l’avvocato Antonino Gaziano, nei prossimi giorni comparirà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. “Il mio cliente – spiega il legale – risponderà alle domande del gip e chiarirà la sua estraneità ai fatti sia in relazione all’abuso di ufficio che al falso”.
Le indagini che vedono coinvolti pubblici amministratori, dirigenti regionali e liberi professionisti sono ancora in corso. Disposte numerose perquisizioni in uffici pubblici e privati.
“Per i reati commessi a Palermo – spiega il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio – i relativi atti, dopo le incombenze di carattere urgente, verranno trasferiti alla competente Procura del capoluogo”.
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