Da circa un mese è nato nel centro di Agrigento uno spazio di coworking, inteso (per chi non lo sapesse) come uno spazio fisico da condividere con altre persone per condurre un’attività lavorativa improntata alla collaborazione. Questo spazio, situato nel cuore della città, in prossimità della Via Atenea, si chiama Immagina e a fondarla sono stati 7 giovani agrigentini.
«L’idea – ci racconta Giuseppe Schembri, presidente – è nata al ritorno da un viaggio in Danimarca». Regione europea ad alto tasso di innovazione tecnologica, che ha mosso nell’animo di questi nostri giovani concittadini il desiderio di trasferire ad Agrigento una nuova cultura. Una cultura capace di promuovere la condivisione di nuove conoscenze e di aiutare i giovani a fare impresa e fornire loro gli strumenti necessari a valorizzare col loro talento il patrimonio culturale territoriale.
«Vogliamo che Immagina sia un spazio che si rivolga a professionisti imprese, una rete che consenta alle persone di diventare da semplici compagni di scrivania a colleghi fondatori di un’impresa. Promuoveremo pertanto iniziative legate alla progettazione europea, corsi di programmazione informatica, approfondimenti sui big data».
«Immagina – sostiene il fondatore – intende distinguersi da altri spazi di coworking, già attivi e presenti da molto tempo sul territorio siciliano – come il Make Hub di Licata, il COWO di Partanna, l’Impact hub di Siracusa, Magneti Cowork e Qmedia di Palermo o il CoWonderful di Catania – per il fatto di situarsi nel cuore della città, in prossimità dei servizi e di avere al suo interno professionisti (ad esempio) del calibro di Fulvio Scichilone, sviluppatore dell’applicazione Reflex Camera per iOS, app più scaricata in più di 30 AppStore mondiali e pluriselezionata da Apple per le vetrine in App Store; e Alessandro Cacciato, da sempre sensibile alle tematiche dell’innovazione tecnologica e digitale e alla rivalutazione degli spazi culturali.
Per un tessuto imprenditoriale agrigentino, che fatica ad avere una visione ottimistica del futuro, il team d’Immagina si propone di lanciare dei workshop e seminari d’approfondimento proprio sull’importanza dell’impiego delle nuove tecnologie. Nello sforzo di sensibilizzare gli agrigentini a questi temi Immagina si intende avviare attività legate ai settori imprenditoriali del territorio. «Al sud – dice Cacciato – si è compreso che il digitale (a basso costo) può compenetrarsi ad esempio, alle nostre tradizioni agricole».
Immagina immagina (quindi) di fare impresa. E di farlo coinvolgendo i giovani. Ma come farlo se moltissimi di questi sono andati via? Come si pensa di farli tornare a casa?
«Oggi – dice Schembri – ci può essere e c’è un alternativa. Facciamo rete, portiamo l’esperienza qui. L’idea è: dopo avere studiato una vita torno qui e valorizzo il mio territorio».
La speranza è che in questa ipotetica fuga al contrario, questo team di giovani professionisti, sostenuti al loro interno e politicamente da Michele Sodano, portavoce nazionale del M5s in Sicilia, riescano davvero in questo intento. L’idea inoltre di sensibilizzare la cittadinanza agrigentina alla cultura dell’innovazione, se collocata alla vigilia delle amministrative 2020, potrebbe avere un notevole peso politico.
Per il portavoce di Immagina, Alessandro Cacciato il team ha tenuto ben separati questi due ruoli. «L’innovazione è trasversale – dice – così come arriva dall’agricoltura all’artigianato o alle iniziative di riattivazione urbana, così arriva a contaminare e deve contaminare anche la politica. Non è da escludere – conclude – che le persone che frequentano questo luogo per un’attività politica possano poi sposare una visione vicina ai 5 stelle».
Tra i prossimi eventi in programma un Cineforum. Questi e altri dettagli saranno disponibili sul sito www.immaginacw.com e sui portali social collegati all’associazione.
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