Un luogo ricco di storia che il tempo e l’incuria hanno quasi distrutto.
di Eugenio Cairone
Un luogo ricco di storia che il tempo e l’incuria hanno quasi distrutto.
A Cammarata per stimolare l’attenzione sulla chiesa di San Giacomo, o meglio su quello che resta della struttura a sud di Cammarata, è stata celebrata una festa di quartiere con un concerto del gruppo Medea, un raduno di auto storiche e l’abbellimento dei diversi vicoli del quartiere Gianguarna dove è stata allestita una suggestiva mostra collettiva di artisti locali.
Insomma una grande festa per un obiettivo lodevole.
Sul destino della chiesa si è tenuto anche un interessante convegno organizzato da un gruppo di giovani aderenti all’Associazione Amici dei Cammini Frangigeni di Sicilia.
Un lavoro davvero instancabile per arrivare puntuali all’appuntamento quello di Enzo Li Gregni, giornalista addetto stampa del Comune di Cammarata e di Gloria Lupo vice presidente dell’Associazione “Amici dei Cammini Frangigeni di Sicilia”.
Nel corso dei lavori sono emerse delle proposte progettuali per il recupero del monumento. Presenti al convegno, ospitato nella suggestiva chiesa dell’Annunziata, il sindaco di Cammarata Vincenzo Giambrone, l’Assessore alla Cultura Valeria Militello, l’ing. Antonino Margagliotta, l’architetto Salvatore Filippone e il giovane studente in architettura Flavio Vicari.
La festa di quartiere è servita per raccogliere le firme e votare per la chiesa di San Giacomo come “Luogo del Cuore” del Fai in modo da aggiudicarsi il contributo per il restauro.
Nel 2016 l’attuale Amministrazione guidata dal sindaco Giambrone ottenne dalla Curia di Agrigento la concessione della Chiesa.
Come ha sostenuto il sindaco Vincenzo Giambrone nel corso del convegno, si spera di arrivare presto al restauro dell’edificio in modo da poterlo utilizzare per finalità culturali.
Per votare in favore della chiesa di San Giacomo vi è tempo fino al prossimo 30 novembre.
Eugenio Cairone
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
