Il Gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha accolto le richieste della difesa (gli avvocati Angela Porcello e Salvatore Manganello), ed ha sostituito la misura cautelare in carcere, con quella degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, ai campobellesi Salvatore e Calogero Antonio Termini, rispettivamente padre e figlio, di 63 e 30 anni, già arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Più precisamente Salvatore Termini, per le condizioni di salute in cui versa, come documentate e dedotte, il figlio Calogero, per la disponibilità a sottoporsi a un programma terapeutico.
La misura custodiale in carcere gli era stata applicata in sede di convalida di arresto avvenuto perché trovati in possesso, nella loro abitazione di Campobello di Licata di 617 grammi di cocaina, de denaro contante per circa 13.000, oltre ad alcuni assegni.
Al momento hanno raggiunto liberi, e senza scorta, l’uno la sua abitazione in Campobello di Licata, l’altro un immobile nella di lui disponibilità a Sommatino, dove dovranno rimanere ai domiciliari.
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