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Home » Magazine » Tradurre dall’Arabo all’Italiano: perché è difficile e perché è sempre più necessario?

Tradurre dall’Arabo all’Italiano: perché è difficile e perché è sempre più necessario?

Redazione Di Redazione
16 Marzo 2019
in Magazine
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Tradurre dall’Arabo all’Italiano è complesso, ma necessario per molte aziende e professionisti. Tradurre però non basta: ecco perché è importante localizzare una traduzione.

La lingua araba è, secondo il luogo comune, quanto di più distante possa esistere dalla lingua italiana. Non è un caso, infatti, che si dica “per me è arabo” quando si legge un testo di cui non si riesce a comprendere minimamente il significato.

Questa distanza linguistica è la sfida di ogni traduttore professionista che sia chiamato a tradurre dall’arabo all’italiano e viceversa. Ma perché questa coppia linguistica è tra le più difficili da gestire?

L’importanza dell’Arabo

L’Arabo, oggi, è una delle lingue più diffuse del mondo anche se frammentata in una miriade di dialetti. La sua enorme diffusione è dovuta principalmente al talento commerciale del popolo arabo, che per secoli ha intessuto relazioni culturali ed economiche con una moltitudine di popoli stanziati nel bacino del Mediterraneo.

Proprio a causa della sua diffusione, la lingua araba ha lasciato segni profondi in molte delle altre lingue con cui è entrata in contatto. L’italiano naturalmente non fa eccezione: non a caso molte parole legate principalmente al commercio sono entrate nella nostra lingua attraverso i nostri porti e la voce di coloro che sbarcavano dalle navi per vendere e acquistare merci a Genova o a Venezia.

Oggi gli Emirati Arabi sono partner commerciali di elevatissima caratura, con un enorme potere d’acquisto: è normale quindi che sia sempre maggiore la richiesta di traduzioni dall’arabo all’italiano e viceversa, in forma scritta o orale, attraverso le varie declinazioni dell’interpretariato.

Le differenze all’interno di una coppia linguistica

I costi di una traduzione salgono di pari passo con la difficoltà che un traduttore incontrerà nel corso del suo lavoro. Se una coppia linguistica è formata da due lingue vicine dal punto di vista alfabetico, culturale e storico, operare una traduzione corretta sarà piuttosto semplice. Non è un caso, ad esempio, che anche un italiano a cui non sia mai stata insegnata una parola di spagnolo sia in grado di capire il senso generale di una domanda o un semplice discorso formulato nella lingua dei nostri “cugini” della penisola iberica.

Se una coppia linguistica è formata da lingue completamente diverse ovviamente il compito del traduttore diventa molto più arduo. Anche la semplice lettura del testo da tradurre diventa difficile, dal momento che (come in questo caso tra arabo e italiano) c’è la possibilità che le due lingue non condividano nemmeno l’alfabeto.

L’importanza della localizzazione

Localizzare una traduzione è un processo assolutamente necessario nel mondo attuale. Gran parte dei testi che oggi vengono tradotti sono infatti destinati al web, cioè alla fruizione diretta di utenti della rete. La maggior parte dei testi per il web, così come tutti i testi commerciali o pubblicitari, hanno un fine persuasivo: chi legge o ascolta il testo deve essere portato a condividere i valori espressi dal testo e in genere a formarsi un’opinione positiva sul prodotto o sul servizio pubblicizzato.

Questi meccanismi persuasivi non vengono messi in atto efficacemente se la traduzione non restituisce un testo fluente, che condivida non solo la lingua ma anche i riferimenti culturali di coloro a cui è destinato. Riuscire a tradurre dall’italiano all’arabo in modo corretto significa quindi non soltanto riuscire a superare un’ingombrante barriera linguistica, ma anche fare in modo che i parlanti a cui il testo è destinato riescano ad “avvicinarsi” per la lunghezza di un testo alla cultura italiana. È possibile? Certo, a patto di affidare questo compito a traduttori professionisti in grado di raccogliere la sfida.

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