Torna, ogni anno per le festività natalizie, il caro-voli sulle tratte aeree che uniscono il Centro-Nord Italia con l’Isola. I siciliani beneficiano del bonus istituito dalla Regione, con un risparmio tra il 25 per cento e il 50 per cento fino a un tetto di 37 e 75 euro rimborsabili a tratta. Tutto questo però non vale per i turisti che scelgono di visitare la Sicilia. Da Milano alla Sicilia i biglietti partono da 300/350 euro andata e ritorno, da Roma da 200 euro.
I voli Torino-Catania, con prezzi in classe economy per un viaggio di andata e ritorno fra il 21 dicembre e il prossimo 7 gennaio partono da 450 euro. Solo per fare altri esempi, da Bologna a Palermo o da Torino a Palermo, la spesa è di 350/385 euro. Significa che una famiglia siciliana residente al Nord deve spendere anche oltre mille euro solo per poter trascorrere qualche giorno di festa con i propri cari.
“Una vergogna che si ripete con puntualità disarmante e che lo Stato continua a tollerare come se fosse un fenomeno inevitabile”. A dichiararlo la deputata del Movimento 5 Stelle, Ida Carmina, che aggiunge: “Ogni anno e ad ogni festività assistiamo allo stesso copione: rincari ingiustificati, voli introvabili, e la sensazione che per tornare a casa si debba pagare un “pedaggio” insopportabile. È inaccettabile che nel 2025 volare da Milano a Palermo costi più che da Milano a Londra. La Sicilia non è un’isola di serie B: è parte integrante del Paese”.
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