In esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Agrigento, i poliziotti del Commissariato di Licata hanno arrestato Antonino e Paolo Greco, rispettivamente padre e figlio, di 53 e 26 anni. Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli dei reati di tentata estorsione ed usura in concorso, commessi a Licata fra il 2016 e il 2019. Il primo deve scontare 8 anni e 22 giorni di reclusione; il ragazzo invece 6 anni, 9 mesi e 1 giorno. Dopo le formalità di rito sono stati portati al carcere di contrada “Petrusa”.
Padre e figlio a metà febbraio dello scorso anno vennero condannati dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara a 12 anni di reclusione il padre e a 7 anni il figlio. Avrebbero applicato tassi minimi del 20 per cento mensile, che in alcuni casi sarebbero “lievitati” fino a 240 per cento annuo. A rivolgersi ai Greco, per avere soldi in prestito, sono stati due commercianti, un libero professionista e un imprenditore.
Quando le richieste dei taglieggiatori sono state sempre più pressanti, con il rischio per le vittime di ritorsioni anche di natura fisica, è scaturita la decisione di denunciare gli usurai.
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