In merito all’attivazione della Tassa di soggiorno nella Città dei Templi, abbiamo sentito il parere del Presidente dell’ABBA, l’Associazione Bed & Breakfast di Agrigento, Carmelo Cantone.
Dott. Cantone, cosa pensa dell’applicazione della Tassa di Soggiorno in città?
Sono favorevole, a nome dell’Abba, alla Tassa di Soggiorno che potrebbe apportare beneficio per la crescita dell’intera comunità agrigentina in termini di interventi a sostegno delle strutture ricettive, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali.
Lei ha voluto personalmente incontrare il Sindaco Lillo Firetto per discutere con lui in merito, appunto, alla Tassa di soggiorno. Quali i punti affrontati?
Ho voluto personalmente incontrare il Sindaco Firetto per manifestare qualche perplessità in merito. Siamo sì d’accordo all’attivazione della Tassa ma che questa non debba però essere applicata oltre i tre giorni di permanenza in città. Ciò sarebbe controproducente per il richiamo del turismo, in particolare per le famiglie, e si rischia solamente di alimentare il famoso turismo “mordi e fuggi”.
I gestori di strutture ricettive hanno avuto il tempo materiale per potersi organizzare e documentare?
Ecco, questo è un altro punto esposto al primo cittadino Firetto. Il provvedimento è reso immediatamente esecutivo dal 15 Luglio, per cui i gestori di strutture ricettive non hanno avuto il tempo materiale per documentarsi, comunicare agli ospiti, che di fatto hanno già una prenotazione per il 2017, che l’imposta va adesso pagata. Ma anche il problema si pone per i potenziali visitatori che vorranno conoscere l’offerta economica completa relativa al pernottamento. Ma anche la mancata consegna del materiale informativo da esporre in struttura e della modulistica da compilare necessaria per l’esazione. Non essendo in nostro possesso siamo impossibilitati a poter adempiere all’incarico. Abbiamo bisogno di sapere di più, di conoscere meglio sulla Tassa di Soggiorno. Siamo fortemente in ritardo. Si rischiano recensioni negative dei turisti e questo andrebbe contro ogni struttura ricettiva.
Una volta applicata la suddetta imposta, quale sarà il vero destino degli introiti?
Spero tanto che i soldi che ne deriveranno siano spesi bene e soprattutto vogliamo essere partners di questa grande “operazione finanziaria”. Vorremmo potere fare proposte e concordare insieme all’amministrazione comunale tutti gli interventi da fare per il bene della Città di Agrigento. Che non sia solo una strategia per mettere una “pezza” ai buchi di bilancio e alle casse comunali ridotte al verde. Tutti i Gestori non vogliono essere strumento di guadagno e sperpero ma veri collaboratori ed autori di proposte che possano incrementare il turismo.
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