Ad Agrigento è tempo di Tassa di soggiorno. Si tratta di un contributo che il turista lascia nelle città turistiche in cambio di servizi indivisibili che altrimenti graverebbero interamente sui cittadini. In linea di principio questa imposta di specie, adesso approvata anche dalla giunta comunale, sarebbe giusta. La pulizia della città, pubblica illuminazione, decoro urbano, iniziative culturali, segnaletica , sono alcuni di quei servizi, pagati dal Municipio con le tasse dei cittadini, di cui i visitatori usufruiscono. Ma sulla vicenda non tutti sono d’accordo. Gli albergatori da sempre si sono espressi in modo negativo a riguardo. Francesco Picarella di Federalberghi non ha mai nascosto la sua posizione in merito. L’amministrazione si era «rassegnata» a far partire la tassa di soggiorno dal gennaio del 2018, ma grazie alla legge di stabilità del 21 giugno scorso è stato eliminato il blocco, imposto ai Comuni, di istituire nuove tasse.
Dal 15 luglio sarà in vigore la tassa di soggiorno cosa cambia per voi?
Tutto, perché le prenotazioni e le trattative fatte per questo periodo non tenevano conto della tassa di soggiorno. Dovremo adeguarci ed evidentemente non faremo una bella figura con tour-operetor, agenzie ed anche prenotazioni individuali, visto che lo vedranno come un costo non previsto e la programmazione era stata fatta su basi diverse.
E’ una questione di tempi quindi ?
Non solo i tempi sono sbagliati, ma quello che di più amareggia è il fatto che non ci sia stata nessuna comunicazione preventiva di tariffe. Sarebbe stato più giusto essere informati in tempo utile anche per consentirci di programmare la stagione. Lascia amarezza anche il fatto che le tariffe non siano state condivise con le associazioni di categoria che in questo provvedimento non sono state tenute nella giusta considerazione.
Cosa avreste detto sulle tariffe ?
Ci lasciano perplessi perché le tariffe non tengono conto di premiare chi scegli di rimanere per più notti ad Agrigento. Inopportuno ci pare anche che si applichi la tassa di soggiorno perfino ai bambini di un anno che solitamente in albergo non pagano ma che comunque vengono registrati come ospiti.
Federlaberghi che posizione assume a riguardo ?
Siamo sempre stati contrari all’introduzione dell’imposta di soggiorno perché la riteniamo una tassa iniqua che va a penalizzare chi sceglie di pernottare ad Agrigento e non tacca invece , il cosiddetto turismo mordi e fuggi, che passa dalla nostra città, usufruisce degli stessi servizi, ma poi decide di andare a pernottare altrove.
Cosa dice a chi la giustifica dicendo che esiste anche in altre città?
Esiste in città che oramai hanno flussi turistici tali da potersi permettere perfino di applicare la tassa di soggiorno. Vedi Firenze, Venezia o Roma, dove non è certo una tassa di scopo a scoraggiare le presenze turistiche. Qui da noi c’è ancora tanto da fare sul piano dei servizi turistici e la tassa così come concepita non è equa perché come ho detto penalizza anziché premiare chi sceglie Agrigento per la propria vacanze. Voglio sperare inoltre che non sia il solito escamotage pensato per far quadrare i conti del Municipio che come tutti sappiamo sono in rosso.
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