Il Comune di Agrigento batte cassa. Tassa di soggiorno subito, già a partire dal prossimo 15 luglio. l’Amministrazione Firetto nel corso della seduta di giunta dello scorso 27 giungo ha deliberato il provvedimento che tiene conto del parere del Consiglio Comunale che già nel novembre del 2016 si era espresso favorevolmente sul regolamento per la tassa di scopo. Hanno votato il provvedimento gli assessori Gerlando Riolo, Elisa Virone, Beniamino Biondi e il Sindaco Calogero Firetto, assenti gli altri.
La tassa è a carico di chi alloggia nelle strutture ricettive ricadenti nel comune ed in particolare è ripartita in questo modo: 1,00 euro a persona e per numero di pernottamenti per l’intera durata del soggiorno per chi decide di alloggiare in Alberghi e Residence turistici, affittacamere, casa e appartamenti per vacanze, agriturismo, camping e villaggi turisti classificati da 1 a 2 stelle. 2 euro per Bed & Breakfast, alberghi e residence classificati in 3 stelle. 3 euro per chi dorme in Alberghi e Residenze classificati da 4 a 5 stelle. Il provvedimento, reso immediatamente esecutivo, è stato necessario per rimpinguare le casse comunali, che come è noto sono vuote. L’operazione, servirà all’Amministrazione Firetto per mettere una pezza sui buchi di bilancio. Le entrate presunte, stimate dai tecnici del Comune, consentiranno di chiudere lo strumento finanziario con una voce positiva. Sulla vicenda ancora prima che approdasse in consiglio Comunale ci fu una levata di scudi da parte delle associazioni di categoria.
Esultano invece i consiglieri comunali. “Sono felice che l’Amministrazione abbiamo accelerato sul provvedimento – dice il Consigliere Comunale Pietro Vitellaro – adesso siamo operativi, perché questa tassa è segno di modernità”. Anche Rita Monella ha votato a favore. “E’ giusta perché esiste ovunque”. – Dice “La mia posizione riguardo la tassa di soggiorno – afferma la consigliera Teresa Nobile – è stata chiara sin dall’inizio, bisogna adeguarsi al sistema Italia, poter beneficiare di nuovi introiti da utilizzare per migliorare i servizi turistici”. Se il provvedimento è stato salutato favorevolmente dalla politica, lo stesso non può dirsi per gli addetti ai lavori.
“Esiste ovunque e credo sia giusta in linea di principio – afferma Elvira Mangione, che da decenni gestisce B&B di successo nel centro storico di Agrigento – quello che mi lascia perplessa è capire che fine faranno i soldi incassati. Se saranno veramente utilizzati per migliorare il decoro urbano e ottimizzare i servizi resi al turistico ed allora ha un senso, al contrario se sarà un altro escamotage per mettere pezze ai buchi di bilancio sarà un danno sia per la mia attività che per tutta la città”.
Per Carmelo Cantone Presidente dell’ABBA, l’Associazione Bed & Breakfast di Agrigento, è una tassa che va ad alimentare il turismo mordi e fuggi. “Siamo sì d’accordo all’attivazione ma che questa non debba però essere applicata oltre i tre giorni di permanenza in città. Ciò diventa controproducente per il richiamo del turismo, in particolare per le famiglie, e si rischia solamente di alimentare il famoso turismo “mordi e fuggi”.
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