Luigi lascia la moglie e tre figli: tristezza per la morte del «gigante buono», così lo chiamavano gli amici di Palma.
«La città è sotto choc per la morte di Luigi». Così il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, interviene sul GDS, sulla morte di Luigi Tannorella, l’operaio di 48 anni deceduto nel tragico incidente stradale che si è verificato sulla Agrigento – Palermo. Il sindaco e la giunta tutta si stringono al dolore dei familiari per la tragica e dolorosa scomparsa. «Si tratta di una tragedia – ha aggiunto il sindaco -. Preghiamo il Signore affinché possa aiutare la famiglia ad affrontare questo enorme dolore». L’incidente stradale si è verificato nel pomeriggio di mercoledì tra Casteltermini e Campofranco. Tannorella, dipendente della Hydortecne, una società controllata da Girgenti acque, era alla guida di una Fiat Panda di proprietà dell’azienda, quando per cause ancora in corso di accertamento ha perso improvvisamente il controllo del mezzo, finendo contro un muro. È morto sul colpo. L’incidente autonomo è avvenuto poco prima della galleria di Passo Fonduto tra i territori di Casteltermini e Campofranco, al confine tra le province di Caltanissetta e Agrigento. Secondo la prima ricostruzione, la Fiat Panda dell’azienda sulla quale viaggiava l’operaio della società di distribuzione idrica, per cause da accertare, è finita contro un muro di contenimento della collina a pochi metri dall’imbocco della galleria. Non è escluso che ad originare l’impatto sia stato un malore.
Luigi Tannorella lascia la moglie e tre figli. La morte del «gigante buono», così lo chiamavano gli amici, ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Palma di Montechiaro. Il presidente, gli Amministratori, la Dirigenza e tutto il personale della Girgenti Acque S.p.A. e la Hydortecne Srl «esprimono sincero cordoglio e vicinanza alla famiglia e a tutti i cari del Sig. Luigi Tannorella, amico, generoso collega e valente lavoratore». La morte di Luigi Tannorella, ha lasciato tutti sgomenti: dalla famiglia, agli amici, ai palmesi, ai colleghi. All’unanimità manifestano anche il proprio dolore sui social e tra le parole si coglie tutta la tristezza mista a rabbia. E proprio loro non si danno pace. Lo descrivono come un lavoratore senza se e senza ma, sempre pronto al sacrificio e con un grande senso di responsabilità. Un uomo dal sorriso e la battuta pronta, che amava la sua famiglia, sua moglie ed i suoi tre figli. Una vittima che si unisce alla lunga lista di chi sulla 189, definita «la strada della morte», ha perso la propria vita. A giorni si avrà la certezza della dinamica di questo ultimo incidente mortale che ha puntato i riflettori ed acceso le polemiche sulla pericolosità delle strade agrigentine. In diversi hanno tanti dubbi in merito visto che il tratto interessato è un rettilineo ma appunto al momento non si esclude nulla.
https://agrigentooggi.it/incidente-mortale-sulla-ag-pa-allaltezza-di-casteltermini/
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