“Ma che ca.. ci guardi? Straniero di m… sporco negro..”. Sarebbero state queste le frasi utilizzate da tre ragazze che, infastidite per uno sguardo di troppo, hanno chiamato in soccorso un gruppetto di amici. Poi l’aggressione nella pista da ballo. Prima una bottigliata in testa, poi calci pugni e schiaffi e infine anche tre coltellate alla schiena. A raccontare i particolari di una notte di ordinaria follia è la vittima del brutale pestaggio avvenuto la notte dello scorso 13 luglio in un locale sulla spiaggia a Porto Palo di Menfi. Si tratta di un 19enne cameriere di nazionalità egiziana che, da tre anni vive a Menfi. Sono state proprio le sue dichiarazioni, insieme a quelle di altri testimoni, a incastrare i responsabili della brutale aggressione. Nove le persone arrestate dai carabinieri della Compagnia di Sciacca con le accuse di rissa aggravata e porto illegale di armi.
Otto sono di Santa Margherita Belice e uno di Montevago. tutti hanno tra i 18 e i 22 annui. Il gip del tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, ha disposto per tutti, su richiesta del pubblico ministero Alberto Gaiatto, i domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Il cameriere egiziano, ricoverato in prognosi riservata, ha raccontato ai carabinieri di aver raggiunto il locale dopo aver finito di lavorare in compagnia di alcuni amici. Uno sguardo di troppo ad una ragazza nella pista da ballo sarebbe stata la “miccia” ad aver innescato la selvaggia aggressione. Poco dopo, infatti, il giovane è stato colpito alla testa con una bottiglia di vetro, preso a calci, pugni e schiaffi su ogni parte del corpo e colpito con tre fendenti alla schiena. La vittima e alcuni testimoni hanno riconosciuto gli indagati in foto.
Durante le perquisizioni scattate nella notte sono stati rinvenuti nelle abitazioni degli indagati due tirapugni, un bastone sfollagente, un coltello a serramanico e una pistola giocattolo priva di tappo rosso. Le indagini dei militari del nucleo Operativo della Compagnia di Sciacca e delle Stazioni di Menfi e Santa Margherita Belice vanno avanti. Sono in corso, infatti, ulteriori attività per identificare eventuali altri complici. Un altro episodio è al vaglio della Procura di Sciacca. Due mesi fa, a Santa Margherita di Belice, un giovane di origine tunisina ospite di una delle tante comunità di accoglienza del Belice, è stato aggredito e picchiato selvaggiamente da un gruppo di giovani. L’ipotesi è che gli autori possano essere gli stessi.

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