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Home » Top » Porto Empedocle, perseguitava la ex: 28enne nei guai per stalking

Porto Empedocle, perseguitava la ex: 28enne nei guai per stalking

Redazione Di Domenico Vecchio
7 Novembre 2018
in Top, Cronaca, Porto Empedocle
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Indagine per un caso di stalking a Porto Empedocle.

Tempestava la giovanissima ex convivente di telefonate e messaggi, si appostava sotto casa e pedinava lei e i suoi familiari. E’ successo a porto Empedocle, dove gli agenti della polizia di Stato,  hanno notificato all’empedoclino  C.A., 28 anni l’ammonimento emesso dal Questore di Agrigento Maurizio Auriemma.

Il provvedimento emesso a carico di C.A. è scaturito a seguito di attività investigativa condotta dal personale del Commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle, coordinato dal vice questore aggiunto Chiara Sciarabba.

Nel corso delle indagini sarebbero stati ricostruiti episodi di molestie assillanti costituiti da ininterrotti appostamenti nei pressi del domicilio e degli ambienti comunemente frequentati dalla vittima, ulteriormente reiterati da intrusioni nella sua vita privata alla ricerca di un contatto personale per mezzo di pedinamenti, telefonate ed invio di messaggi indesiderati.

E’ scattato così l’ammonimento, che ricordano dalla Questura, è un provvedimento che può essere richiesto dalla persona offesa da atti persecutori, nel caso in cui non abbia già sporto querela per i medesimi fatti. Per maggiore chiarezza si specifica che gli atti persecutori, espressamente previsti come fattispecie di reato dall’art. 612 bis del codice penale, consistono in condotte reiterate di molestia o minaccia, tali da cagionare alla persona offesa un grave e perdurante stato di ansia o di paura, ovvero ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva, ovvero costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.

Il reato è aggravato se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato e da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, ovvero se è commesso in danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona disabile o, ancora, se commesso con armi o da persona travisata.

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