Caso Fabbriche Chiaramontane, lettera del Centro Studi Erato

SOSTENIAMO LE FAM – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO –
Presenti ad Agrigento dal 2000, le FAM hanno dato un contributo non indifferente alla divulgazione artistica nella nostra isola.
Nate per volontà dell’Associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento, che prese in locazione alcuni spazi sottostanti la chiesa di San Francesco d’Assisi, dal 2001 con la mostra dedicata all’Ottocento Siciliano, ebbe inizio una lunga ed intensa attività espositiva.
Dal successo di quella prima mostra che registrò ben diecimila visitatori, ne seguirono altre, che videro come protagonisti artisti noti in campo nazionale ed internazionale; da Schiavocampo a Marchigiani, a Pino Pinelli e, infine, per ordine cronologico la personale di Paolo Scirpa. Quindi, ben diciassette anni di lavori col fine ultimo di “comunicare arte”, ma oggi le FAM stanno attraversando un momento critico, a causa di un’ordinanza di sfratto emessa dal giudice da parte dell’Arcidiocesi di Agrigento.
La chiusura degli spazi espositivi sarebbe una grave perdita, data la carenza di strutture a sostegno dell’Arte e volte a diffondere “conoscenza” in questa terra tanto ricca di meraviglie monumentali quanto amara di contraddizioni in vari ambiti, dal politico al sociale.
Dunque, ci auguriamo che l’Arcidiocesi di Agrigento possa trovare un riequilibrio con gli esponenti delle Fabbriche, oppure un elemento di conciliazione, affinché non debba mancare un così valido supporto culturale in Sicilia, magari anche col l’ausilio dell’amministrazione comunale e delle istituzioni competenti.
Giovanna Cavarretta

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