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Home » note ufficiali » Sindaci pressano la Regione per il fondo: 20 milioni subito per evitare emergenza idrica

Sindaci pressano la Regione per il fondo: 20 milioni subito per evitare emergenza idrica

24 Novembre 2025
in note ufficiali
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“La Regione renda operativi i 20 milioni, il fondo annunciato e sostenga l’emendamento da 40 milioni in Finanziaria”. Lo scrivono i Sindaci dei Comuni soci dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini (Aica) in maniera unitaria e decisa in merito alla lettera del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, al fine di ristabilire la corretta ricostruzione dei fatti e tutelare il territorio agrigentino di fronte alla minaccia di una riduzione dell’acqua da parte di Siciliacque. Schifani ha rivelato che la Regione aveva proposto ad Aica la creazione di un fondo di rotazione da 20 milioni di euro per saldare parte dei debiti. Proposta respinta dai Comuni, che avrebbero preferito un finanziamento a fondo perduto.

“I Sindaci non hanno mai chiesto fondi perduti – si legge nella nota diffusa dall’Assemblea dei primi cittadini di Aica -. La nostra posizione è chiara: accogliamo la volontà di istituire un fondo di rotazione straordinario di 20 milioni di euro, necessario per chiudere la transazione con Siciliacque secondo le indicazioni del Tribunale di Palermo. Si tratta dell’unica misura immediata per evitare che 400.000 cittadini subiscano tagli idrici devastanti. Mai – lo ribadiamo – i Sindaci hanno chiesto soldi a fondo perduto. Ad agosto la Regione aveva annunciato un fondo di rotazione per affrontare l’emergenza durante l’incontro con il presidente del CdA di Aica, Danila Nobile. Uscì un comunicato stampa ufficiale. Si parlò di una soluzione tecnica già allo studio. Da allora non è mai giunto alcun atto formale ai Sindaci. Il fondo non è mai stato istituito. Ed è quindi impossibile che i Sindaci abbiano rifiutato qualcosa che non è mai stato presentato. Chiediamo oggi ciò che era stato annunciato: rendere operativo quel fondo di rotazione, così che i Sindaci possano realmente utilizzarlo”.

“Un emendamento dei deputati dell’Ars della provincia di Agrigento è già in discussione per la Finanziaria: 40 milioni per coprire le perdite idriche dovute alle reti colabrodo, mai rifatte per decenni – continua la nota -. L’emendamento del fondo straordinario. Si tratta di una misura strutturale, essenziale per il futuro. L’anticipazione da 20 milioni serve invece ad affrontare l’emergenza immediata”.

“La Regione è socia al 25% di Siciliacque. Non può chiamarsi fuori – sottolineano i sindaci agrigentini -. Il CdA di Siciliacque è composto da tre membri nominati dalla Regione. Non è possibile ignorare la contraddizione tra il richiamo alla responsabilità dell’Assessore Colianni, che in videoconferenza aveva chiesto a tutti senso di responsabilità e la lettera dei tre consiglieri regionali di Siciliacque, che preannuncia il taglio dell’acqua a 50 litri al secondo. Questa dinamica non può essere imputata ai Comuni né ad Aica. Il debito verso Siciliacque deriva in larga parte da perdite di rete ereditate. Oltre il 60% dell’acqua immessa in rete si perde prima di arrivare ai cittadini. È un problema infrastrutturale che proviene dal passato e che nessun Sindaco, isolatamente, può risolvere”.

Per questo i Sindaci hanno chiesto: un fondo straordinario da 40 milioni e l’attivazione del fondo di rotazione annunciato ad agosto di 20 milioni di euro. “Questo inciso è fondamentale per la stabilità dell’azienda e del territorio”, ripetono i primi cittadini. Tutti i Sindaci sono pronti a incontrare il presidente Schifani immediatamente. “Il territorio non può attendere; 400.000 cittadini non possono diventare ostaggio di un confronto istituzionale che può e deve essere risolto”, conclude la nota.

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Tags: emergenzafondomilioniregionesindaci
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