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Home » Top » Siculiana, Discarica chiusa: da 15 anni si conferisce in un sito non a norma

Siculiana, Discarica chiusa: da 15 anni si conferisce in un sito non a norma

6 Giugno 2018
in Top, Rifiuti
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SICULIANA. La discarica privata dell’impresa “Catanzaro” a Siculiana è stata chiusa lo scorso primo giugno perché da Palermo, dall’assessorato regionale, il dirigente competente avrebbe dovuto spedire a Roma, al ministero dell’Ambiente, la richiesta di proroga, in scadenza il 31 maggio, a tempo debito per essere recepita, valutata e accordata. E invece, da Palermo, il burocrate si sarebbe ricordato della scadenza quando già era troppo tardi.

Quindi il successivo venerdì primo giugno, complice anche la transizione da un ministro ad un altro, la discarica a Siculiana è stata costretta a chiudere, e decine di comuni siciliani, compresa Agrigento, sono in emergenza. La discarica privata dell’impresa Catanzaro non è a norma, cioè non è nelle condizioni di effettuare il trattamento meccanico-biologico dell’umido per renderlo non inquinante. E quindi la proroga non è altro che un accordo tra Roma e Palermo, tra ministero dell’Ambiente e Regione, per procedere e proseguire fuori norma.

La legge europea che impone il trattamento meccanico-biologico ai titolari delle discariche risale alla fine degli anni ’90. E la legge nazionale che ha recepito la legge europea è del 2003. E la legge nazionale in Sicilia è stata ignorata dal 2003 fino al 2018. E quindi, per 15 anni, tonnellate di umido sono state sotterrate senza pre-trattamento inquinando il terreno e l’ambiente. I titolari delle discariche hanno guadagnato e hanno risparmiato perché non hanno investito nel pre-trattamento. E i cittadini hanno dovuto subire un servizio pessimo, tariffe esorbitanti e inquinamento della terra a scapito della salute.

Il governo nazionale ha sempre concesso la proroga. Adesso però, forse, è insorto un problema. Infatti, al ministero dell’Ambiente si è insediato il nuovo ministro Sergio Costa, un generale dell’Arma dei Carabinieri, già comandante della Regione Campania dei Carabinieri forestali. Ed è colui che ha condotto l’inchiesta sulla cosiddetta “Terra dei fuochi” in Campania, occupandosi proprio di rifiuti e sotterramenti inquinanti. Il generale Costa, ministro dell’Ambiente, sarà propenso a firmare l’autorizzazione alla discarica di Siculiana, tra le più capienti in Sicilia, a proseguire le proprie attività fuori norma? In ogni caso qual è la soluzione diversa prospettata dalla Regione? E intanto la spazzatura resta li, accatastata nei cassonetti. E con 30 gradi di temperatura esterna diventa una bomba ecologica che ci sta uccidendo tutti.

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