Una vera e propria associazione per delinquere finalizzata ad imporre la propria egemonia sul territorio , in particolare, sulla comunità pakistana. Nella notte i carabinieri della Compagnia di Caltanissetta e il personale della Squadra Mobile nissena hanno arrestato 12 persone – 11 in carcere e una ai domiciliari – in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale procura. Il gruppo, 11 pakistani, sono indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al reclutamento ed allo sfruttamento della manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi (caporalato), estorsioni, sequestro di persona, rapine, lesioni aggravate, minacce, violazione di domicilio, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato. Secondo quanto emerso dalle indagini il gruppo di pakistani, da tempo residenti nel centro di Caltanissetta, “agendo con metodo paramafioso, ha assoggettato la comunità di appartenenza sottoponendola ad un regime di vessazione e terrore e sfruttandola professionalmente al fine di assicurare all’associazione continuità nel tempo”. In carcere sono finiti Muhammad Shoaib, 27 anni; Muhammad Sharjeel Awan, 20 anni; Shujaat Ali, 32 anni; Muhammad Mehdi, 48 anni; Muhammad Nawaz,32 anni; Ali Imran, 28 anni, Ahmed Bilal, 23 anni; Ali Mohsin, 32 anni; Shedaz Khuram, 33 anni, Muhammad Arshad, 37 anni. Agli arresti domiciliari Giada Giarratana, 21 anni, casalinga di Canicattì (Adnkronos)
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